Via il giudice scomodo: il senso di Maduro per la democrazia
Venezuela, sostituita Ortega Diaz. La Costituente: due anni per riscrivere le regole
L’opposizione
non sa bene come fermare la deriva autoritaria del governo, a causa delle divisioni interne, e Maduro piazza un altro colpo da ko: la Corte suprema ha incriminato Luisa Ortega Diaz, rimuovendola dal suo ruolo di procuratore generale. Il magistrato, ex chavista, non solo si era opposta alla creazione dell’Assemblea costituente voluta dal presidente, ma aveva aperto una inchiesta sostenendo che il voto sul referendum dedicato proprio alla formazione dell’Assemblea era stato truccato. “Sono stata spintonata, mi hanno attaccato con gli scudi per impedirmi l’ingresso in ufficio”, ha denunciato Ortega Diaz; neppure il tempo di alzare la voce, che era già stata sostituita da Tarek William Saab; disporrà di poteri di emergenza per riformare la Procura. Se gli oppositori del governo speravano in una fase transitoria di questa azione a tutto campo di Maduro – ha ignorato anche l’appello del Vaticano – si sono dovuti ricredere proprio ieri quando, durante la prima sessione di lavoro a Caracas, l’Assemblea ha approvato “per acclamazione” che i suoi lavori dureranno due anni.
LA COSTITUENTE potrà riscrivere la Costituzione, riorganizzare le istituzioni statali e permettere che Maduro governi per decreto. Paradossalmente, le due anime contrapposte del Paese in un momento così delicato si trovano a pochi metri l’una dall’altra; la sede dell’Assemblea costituente è nello stesso edi- ficio che ospita il Congresso controllato dall’opposizione. I due organismi hanno tenuto sessioni separati da un cortile; il Congresso teme di essere sciolto. In questo contesto, continua l’esodo di chi può scappare in Colombia o Argentina, o rifugiarsi nelle ambasciate. Il Venezuela è stato sospeso dal Mercosur – che regola gli scambi commerciali - per il mancato rispetto della “clausola democratica”: lo hanno deciso i ministri degli esteri di Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay. Da Washington il consigliere per la sicurezza nazionale, H.R. McMaster, ha detto che un intervento diretto degli Stati Uniti nella crisi venezuelana è “improbabile”.
Washington nicchia “Improbabile” una azione diretta per McMaster. Il Mercosur taglia fuori Caracas