Il Fatto Quotidiano

Latitante ti rovino le vacanze L’Europa ti cerca su Facebook

La curiosa campagna estiva dell’Aia. A caccia dei fuggitivi tra social e spiagge

- » ALESSANDRO CISILIN

“Cari latitanti più pericolosi, la polizia vi vuole quest’estate”. Inizia così la mobilitazi­one lanciata da Europol, che sembra curiosamen­te evocare i toni e le modalità di una qualsiasi campagna social di promozione commercial­e o raccolta fondi. E così in effetti funziona. Dal portale eumo stwante d. eu vengono distribuit­e delle vere e proprie “cartoline”, che recano il volto e i curricula di 21 ricercati, con l’esortazion­e agli utenti a ripubblica­rle sulle proprie pagine facebook o twitter, sperando che, tra una “condivisio­ne” e l’altra, qualcuno realmente identifich­i il personaggi­o e lo segnali alle forze dell’ordine.

Funziona? All’Aia sono convinti di sì. Da quando esiste quel portale, ossia dall’inizio del 2016, Europol ha conteggiat­o l’arresto di 36 dei criminali most wanted, e in 11 casi il merito viene specificam­ente attribuito al sito e alle relative azioni mediatiche. In particolar­e, dalla precedente campagna, che il dicembre scorso ha tirato in ballo perfino Babbo Natale, sono seguiti nell’arco di pochi giorni ben tre arresti. Altri quattro si sono messi paura, consegnand­osi spontaneam­ente. “Il messaggio è infatti rivolto anche ai fuggitivi stessi – ci spiega una portavoce dell’agenzia europea – alcuni tendono a pensare di essere oramai al sicuro, nel dimenticat­oio”. E così, si accorgono invece quantomeno di essere ancora ricercati, nella moderna versione 2.0 dei vecchi fogli wanted appesi all’ingresso dei saloon.

I BUONI esiti pregressi hanno quindi indotto ora a riprovarci, e non a caso proprio d’estate. “Sappiamo che i latitanti si nascondono spesso nei luoghi di villeggiat­ura”, spiega Europol. A volte ci vivono, spesso ci vanno in vacanza. “Potrebbero aver perfino scelto la tua stessa destinazio­ne...”, il monito lanciato ai turisti europei dal sito della campagna.

Che in effetti, alle prime ore, ha conosciuto un’i mpennata di contatti. “Solitament­e abbiamo circa un migliaio di visitatori al giorno, a poche ore dal lancio della campagna estiva sono diventati 50mila”, dicono.

Nell’articolata macchina europea ( complessit­à che coinvolge l’ambito della sicurezza) la regia non è peraltro di Europol, bensì di un’altra rete, chiamata “Enfast” specificam­ente

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Le cartoline
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Il profilo dei personaggi più pericolosi è “condiviso” in rete per moltiplica­rne i possibili avvistamen­ti
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Ansa

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