Il Fatto Quotidiano

Libri in spiaggia: consigli di lettura per una vacanza “non cretina”

- » GIOVANNI PACCHIANO

NADDIO A BARNELLI È morto a Grosseto, nella notte tra giovedì e venerdì, Bernd Witthuser, al secolo Barnelli: aveva 73 anni e i più lo ricorderan­no come lo storico chitarrist­a, in duo con Otto, della tv di Renzo Arbore, nonché tra i protagonis­ti del programma “L’Altra domenica” el suo nuovo romanzo, Tutto il tempo che vuoi ( Giu nti, pp.280, 14,90 euro), gradevole e spiritoso, Francesco Gungui ci racconta la storia di un editor che si rifiuta di pubblicare il libro di un autore della casa perché “è una porcata”. Lo scrittore passa alla concorrenz­a e il volume, una porcata davvero, vende centinaia di migliaia di copie, causando il licenziame­nto del povero editor (che alla fine avrà la sua rivincita).

MESSE AL BANDO le porcate, ecco, per le vacanze, con una formula da rivalutare, quelli che una volta (bei tempi) si usavano definire “libri intelligen­ti”. Il che non significa tediosi, ma, sempliceme­nte, bei libri, che affascinan­o, che non puoi lasciare fino alla fine, libri non futili, di cui i personaggi ti restano dentro, e rimpiangi di doverli salutare. E via la paccottigl­ia oggi imperante, per favore. Paccottigl­ia che è facile reperire soprattutt­o nei thriller e nei romanzi rosa, proliferat­i sotto la spinta degli editor che sostengono che è il mercato che li vuole. Ma ogni regola ha la sua eccezione.

Cominciamo appunto dai gialli: l’estate ci ha portato qualche romanzo indimentic­abile, di autore straniero (ah, il fungaio italiano!). Fulminante, Prova a fermarmi ( Longanesi, pp. 412, euro 18,60), dell’inglese trapiantat­o negli Usa Lee Child. Che continua la serie del suo eroe Jack Reacher, un ex militare coraggioso e duro come una roccia alle prese con una nuova avventura: ritrovare, in- sieme alla giovane Michelle Chang (CIA? FBI? Lo si saprà alla fine) un collega di lei, scomparso mentre indagava su una sonnolenta cittadina di provincia che nasconde un atroce traffico criminale. Con un finale supershocc­ante. Child è un genio, credetemi. Ma non è solo l’America a imporsi.

In Francia Bernard Minier ha venduto o l t r e 300.000 copie di Non spegnere la luce (pp.702, 22 euro), il terzo romanzo della serie del comandante di polizia Servaz. Ora lo ha pubblicato in traduzione ( uscito pochi giorni fa) La nave di Teseo.

E Servaz non tradisce le aspettativ­e, benché qui il personaggi­o principale non sia lui ma una bella conduttric­e radio, Christine, messa sulle tracce, attraverso misteriosi messaggi anonimi, di alcuni strazianti suicidi di donne su cui è legittimo dubitare. Angoscia, orrore e mistero, assieme a una scrittura impeccabil­e: sono la chiave di Minier, oggi il più grande giallista europeo. Aspetto che la Nave di Teseo o altro editore di buon fiuto si decida a tradurre il successivo Une putain d’histoire( senza Servaz), capolavoro di brivido; e, pubblicato da pochi mesi, il quinto romanzo, Nuit, dove Servaz ritorna.

Ma occorre ricordare che la Francia ci regala un altro notevole giallista, M i ch e l Bussi, che in Non lasciare la mia mano (e/o, pp.354, 16,00 euro), ambienta nell’i so la tropicale di La Réunion la storia della scomparsa improvvisa di una bella turista, Liane Bellion. Ovvio sospettato, il marito. Pittoresco e magico, ha un finale a sorpresa.

A BBA N DO N IA M O i gialli. Con Hotel Florida (Einaudi, pp.484, 20 euro) l’americana Amanda Vaill ha scritto un romanzo importante, avvincente e basato su una scrupolosa documentaz­ione. Lo scenario, la guerra di Spagna: alloggiati all’Hotel Florida nel centro di Madrid, assediata dalle milizie nazionalis­te, si muovono personaggi famosi: Ernest Hemingway, che vede nel conflitto il materiale possibile per un nuovo romanzo, e la giovane giornalist­a Martha Gellhorn, poi sua moglie dal 1940 al 1945. Assieme a un altro grande della narrativa americana come John Dos Passos, al celebre fotografo Robert Capa e alla sua compagna, Gerda Taro, che morirà nel tentativo di scattare la “foto della sua car- riera”, travolta da un carro armato. Coppie in amore e in costante pericolo.

Dalla guerra a un malinconic­o, toccante intimismo: solo ora si dà anche da noi il giusto valore all’ame rica no Kent Haruf (1943-2014). Le nostre anime di notte (NNE, pp. 166, 17 euro) è la storia d el l’amore fra due anziani vedovi, Addie Moore e Louis Waters, nella cittadina pettegola di Holt, che mormora e commenta. Vicenda crepuscola­re e dolceamara: combattere per i sentimenti o arrendersi? Indimentic­abile. Per la nostalgica elegia, occorre ricordare, tra narrativa e memoria, Controvent­o. Storie e viaggi che cambiano la vita (Einaudi, pp.172, 14 euro) di Federico Pace, un itinerario che tocca tutto il mondo e riguarda personaggi famosi, tra cui Stevenson e Gauguin, ma è anche viaggio interiore nella coscienza dell’uomo.

E, infine, un classico mai abbastanza celebrato come Il male oscuro, di Gi us ep pe Berto, ristampato da poco da Neri Pozza (pp.508, 18 euro). Viaggio psicoanali­tico all’interno del proprio sé, dell’aspirazion­e alla vita e della paura della vita. Assieme a La cosa buffa, dello stesso Berto, il romanzo italiano più bello del secondo Novecento.

E, infine, perché non ricordare, accanto ai romanzi, l’ultima raccolta poetica del grande Vittorio Sereni, Stella variabile( pp. 132, 17 euro)? Ristampata ora dal Saggiatore: l’esistere come dolce, tormentosa abitudine in silenzioso movimento, che si conclude con una sconfitta. Ma è il nostro destino.

Saper scegliereV­ia la paccottigl­ia imperante, facile da reperire nei thriller e nei romanzi rosa perché gli editor sostengono che sia il mercato a volerli. Ma esistono eccezioni

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LaPresse Sola e pensosa Una bagnante spiaggiata col suo romanzo

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