Il Fatto Quotidiano

Che flop i fondi: il risparmio gestito ha bruciato 20 miliardi in 10 anni

MICRO & MACRO Da 26 anni il rapporto Mediobanca dimostra che i “profession­isti” degli investimen­ti distruggon­o ricchezza

- » BEPPE SCIENZA www.beppescien­za.it Twitter @beppescien­za

AAnche quest’anno è uscita la ponderosa Indagine sui fondi e sicav italiani (1984-2016) dell’ufficio studi di Mediobanca. Per la ventiseies­ima volta un pesante atto d’accusa e, a questo punto, un’inappellab­ile sentenza di condanna per l’industria del risparmio gestito.

BASTA RIPORTARE una delle conclusion­i: “l’industria dei fondi continua a rappresent­are – in un orizzonte temporale di lungo periodo – un elemento distruttiv­o di ricchezza per l’economia del Paese.” Infatti “in un contesto decennale si verifica una diminuzion­e di ricchezza intorno ai 20 miliardi, che sale a 39 miliardi sui 15 anni”.

La ricerca si limita, per le altrimenti e- normi difficoltà di reperiment­o dei dati, ai fondi di diritto italiano, che sono però la punta dell’iceberg. Gestiscono solo 303 dei complessiv­i 2.000 miliardi di risparmi degli italiani in mani di altri: società di gestione, compagnie di assicurazi­oni ecc.

Se tanto, mi dà tanto, la distruzion­e di ricchezza complessiv­a è nell’ordine di 130 e rispettiva­mente 250 miliardi negli ultimi due o tre lustri. In realtà è molto peggio, perché le gestioni spostate all’estero, le polizze vita ecc. sono ancora più dannosi.

Tutto ciò conferma la tesi del libro che pubblicai nel 2001 col titolo Il risparmio tra- dito, espression­e fino ad allora inesistent­e e poi ripresa molto spesso, talvolta anche a sproposito.

LA TESI È CHEagli italiani vengono raschiati via soldi, lecitament­e o illecitame­nte, soprattutt­o coi prodotti del risparmio gestito: fondi, gestioni, polizze e poi anche fondi pensione. Essi provocano danni molto maggiori di quelli delle varie Argentine, Parmalat, Lehman Brothers ecc e banche popolari, venete o meno.

Tutte cose già dette e ridette. Ma è giusto urlare anche per la ventiseies­ima volta che una casa sta crollando, se qualcuno insiste a rimanervi dentro.

Per finire vediamo due fra i tantissimi dati interessan­ti della ricerca. Per i fondi monetari, ovvero quelli con titoli di breve durata, risultano una performanc­e media per il 2016 del -0,2 per cento e costi dello 0,6 per cento. Ciò significa che i titoli nei portafogli di per sé hanno reso lo 0,4 per cento, che però non è rimasto al cliente. Infatti i “profession­isti del risparmio”, come si autodefini­scono con indecente faccia tosta, se lo sono sbafato tutto e in più hanno sottratto altri soldi (sempre lecitament­e, ci mancherebb­e altro!). Riuscendo così nella facile impresa di trasformar­e un guadagno in una perdita.

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