Ora il prete quasi-Nobel è indagato come le Ong
▶CIRCA50MIGRANTI
della Somalia e dell’Etiopia sono stati “deliberatamente affogati” da un trafficante di uomini che li ha costretti a gettarsi in mare al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito ieri l’agenzia dell’Onu per le migrazioni (Oim) definendo la cosa “scioccante e inumana”. L’imbarcazione – su cui c’erano 120 persone tra somali ed etiopi, molti giovanissimi – si stava avvicinando alla costa di Shabwa, nel mare arabo. Alla vista di alcune “autorità” vicino alla costa lo scafista ha quindi deciso di buttare in mare i passeggeri che volevano raggiungere il golfo passando attraverso lo Yemen, paese scosso da una guerra civile. Poi è tornato in Somalia. Lo staff dell’Oim ha trovato le tombe di 29 migranti sulla spiaggia durante un controllo di routine. I cadaveri erano stati sepolti rapidamente dai sopravvis- suti. A 27 di questi ultimi, rimasti sulla spiaggia, lo staff medico dell’Oim ha fornito cure urgenti, cibo e acqua. Alcuni sono ripartiti subito dopo aver ricevuto assistenza, mentre 22 non sono stati rintracciati. “I sopravvissuti hanno riferito che il trafficante li ha spinti in acqua quando ha visto qualche sorta di autorità vicino alla costa”, ha spiegato Laurent de Boeck, capomissione dell’Oim in Yemen.