Biancofiore: “Giuro, B. ha ancora i capelli e non si è rifatto”
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primo punto della cura detox che Silvio Berlusconi ha seguito all’Hotel Palace di Henry Chenot a Merano, durante la sua permanenza per la remise en forme, prevedeva niente politica. Divieto assoluto di occuparsi di legge elettorale, elezioni siciliane, rapporti con gli alleati. Dopo 10 giorni l’ex Cavaliere è apparso dimagrito, levigato, asciutto. In uno scatto con Caroline Chenot postato su Instagram sembra anche senza capelli. “È un effetto distorto delle luci, una foto venuta malissimo, le assicuro che Berlusconi i capelli li ha”, osserva Michaela Biancofiore, deputata altoatesina di Forza Italia, che ha passato un paio di giorni col leader. “E già che ci siamo smentisco che si sia fatto un lifting o qualche punturina. Da Chenot si fa una cura detox ed energizzante, non quel genere di interventi”, continua Biancofiore.
MOLTO FELICE che l’ex Cav. abbia scelto la sua terra. “Il posto glielo abbiamo consigliato in tre: io, il suo medico Alberto Zangrillo e Gianni Letta. E lui si è trovato benissimo. Non era mai stato a Merano ed è rimasto colpito dal verde, dalla cura del paesaggio, dalle strade pulite”, racconta la deputata altoatesina. Sì, perché Berlusconi non ha rinunciato alle uscite, piccoli bagni di folla scanditi da decine di selfie. “Ha trasformato Merano in Napoli, mai visto un entusiasmo così…”.
Rimettersi in forma come rito scaramantico, visto che è un appuntamento fisso prima delle campagne elettorali. “Era molto riflessivo sulla Sicilia, ma si è attenuto alle direttive della clinica: zero po li tic a”. Biancofiore due anni fa stava per rompere con Fi, quando Berlusconi non la ascoltò sulla scelta del candidato a Bolzano. A giugno, invece, un suo emendamento ha fatto saltare il cammino della legge elettorale. Perdonata? “Non ce n’era bisogno, Berlusconi era perfettamente informato sui fatti. Quell’incidente parlamentare ha messo in evidenza che quel testo era debole e non poteva andare avanti…”. “L’uomo potrà vivere fino a 150 anni, è scritto nel codice genetico”, si legge sul sito di Henry Chenot. Rispetto all’immortalità prospettata a B. nel 2004 da Umberto Scapagnini, un’opzione già più realistica.