Il giallo dell’estate
Siccome non si finisce mai di imparare, ieri abbiamo divorato su Repubblica un illuminante editoriale di Ezio Mauro dal titolo “L’inversione morale”. Specie là dove, tra il lusco e il brusco, l’ex direttore sfodera uno scoop sensazionale: i 5Stelle, oltre al noto blog, hanno dei “loro giornali”. Non sappiamo quanti, diciamo un certo numero. E tutti “identici” a quelli della “destra”. Ora, noi sapevamo finora che la destra (intesa come B.&FI) possiede tre reti Mediaset, il Giornale e Panorama( di B.), Libero e Il Tempo (del sen. Angelucci), senza contare altre testate di area come La Verità e Il Foglio (di cui peraltro Mauro esalta il fondatore- columnist Giuliano Ferrara, spiazzandoci un po’). Ma quotidiani “dei grillini” non ce ne risultavano. Mauro peraltro non li indica, anche se fornisce indizi più che sufficienti per individuarli: sono quelli che, “identi ci” a quelli delle “diverse destre italiane”(ivi compresi i 5Stelle, notoriamente di destra, infatti inciuciano sempre con B., mica come Renzi), tengono bordone al ministro Minniti e alla Procura di Trapani, popolata esclusivamente di toghe nere, e alla loro pretesa di far rispettare le regole dalle Ong. Minniti, infiltrato di Forza Nuova prima nel Pci, nel Pds, nei Ds, poi nel Pd e ora pure nel governo Gentiloni, pudicamente non è mai nominato. Ma è chiaro che Mauro ce l’ha con lui quando accusa un generico “governo” di “esercitarsi a svuotare il mare col cucchiaino di un codice per le organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo” e che i cattivi vorrebbero violentare nella loro sacrosanta “neutralità”. Anche la Procura di Trapani, succursale siciliana di Casa Pound, non è mai citata, ma è evidente che Mauro ce l’ha con essa quando tuona contro “le procure” che “traggono teoremi giudiziari” dagli aiutini (pardon, “errori”) di alcune Ong agli scafisti.
“Teoremi giudiziari”: quest’espressione non ci è nuova, anzi abbiamo come l’impressione che sia la stessa usata per v en t ’ anni da B. contro certe “procure” che osavano indagare sui suoi eventuali “errori”. Verrebbe quasi il sospetto che pure Re pu bbl ic a sia diventata un “giornale delle destre”, se non fosse che da quattro anni a questa parte, cioè da quando B. collabora amorevolmente col Pd che le ha copiato il programma, Repubblica non lo annovera più nel lombrosario delle “destre” (ora B. è un “moderato di centro”, addirittura uno “statista”). E poi, via, lo sanno tutti che Repubblica è rocciosamente di sinistra: non per nulla è passata in 25 anni da Occhetto a Prodi, da D’Alema a Veltroni, da Franceschini a Bersani, da Monti a Letta, da Renzi a Pisapia.
Intanto
s’è unita in matrimonio con La Stampa dei terzinternazionalisti Fiat-Fca nell’operazione Stampubblica (dove, nel gioco di ruolo, Stam fa la destra e Pubblica fa la sinistra, delegando alle sillabe mancanti Pa-re la copertura degli indecisi). Ma concentriamoci sul giallo dell’estate squadernato da Mauro: quali saranno mai i “giornali” dei “grillini”, peraltro “identici” a quelli della “destra”? Se, per scovarli, bisogna cercarli fra quelli che difendono Minniti (che, per inciso, sarebbe del Pd), il governo che “si esercita a svuotare il mare col cucchiaino” e i “teoremi” dei pm di Trapani, noi un’idea ce la siamo fatta leggendo un editoriale inequivocabile (e pienamente condivisibile) uscito su un grande quotidiano il 7 agosto 2017. Diceva così: “la coraggiosa inchiesta di Trapani” si fonda non su teoremi, ma sull’“evidenza incoercibile dei fatti” e “dà un senso, a chi ancora non l’avesse colto, al codice di autoregolamentazione”. Che svuota il mare col cucchiaino? No, al contrario “disciplinerà di qui in avanti le attività... delle Ong (fatto proprio dall’Ue)...”. Ma soprattutto la “coraggiosa inchiesta di Trapani... svela in quale infernale meccanismo il nostro Paese fosse finito. Almeno fino a quando – e ne va dato pieno atto e merito – al Viminale non sono arrivati il ministro Marco Minniti e un’idea di governo dei flussi migratori”. Un distillato di destrismo e grillismo della più bell’acqua. Non solo: la nave Iuventa sequestrata all’Ong tedesca Jugend Rettet “non soccorreva migranti sottraendoli alla morte in mare. Li caricava sotto costa, in acque territoriali libiche, con l’accordo dei trafficanti di uomini, per poi depositarli in uno dei tanti porti italiani”. Dunque la Ong “ha mentito”: se rifiutava il codice Minniti e la polizia giudiziaria a bordo non era per difendere la sua “neutralità”, ma per continuare sottobanco le sue “trastule con i trafficanti di uomini... ritenuti dai giovani tedeschi della Ong assai più ‘neutral i’ dei poliziotti” i t al i a ni . “Ma – proseguiva l’editorialista destro-grillino – c’è di più. Si dimostra ora quale oscenità ideologica, questa sì contraria a ogni principio umanitario, nasconda l’idea che il nostro Paese sia parte di un ‘conflitto’ (contro chi?) le cui vittime sarebbero i migranti”. Ergo l’indagine trapanese è “l’ultima e definitiva occasione... per fare chiarezza nel mondo delle Ong: Medici senza frontiere e con loro tutte le Ong che non hanno firmato il protocollo devono far sapere da oggi se sono con Jugend Rettet o con Save The Children” e le altre che l’hanno firmato. Ora voi vi domanderete orripilati: dov’è uscito questo concentrato di razzismo salvinian-grillino? Quale giornale di destra o pentastellato (tanto sono “identici”) ha osato pubblicare simili sconcezze antiumanitarie? E che aspettano le autorità preposte a chiuderlo per smaccata propaganda fascista? L’autore è un ottimo giornalista formatosi al manifesto : Carlo Bonini. E l’articolo è uscito sulla prima pagina di Repubblica il 3 agosto 2017, appena sette giorni fa. Capito quel diavolo di Grillo? Non bastandogli tutte le tv e gli altri giornali, ora s’è preso pure Repubblica.