Da un vertice a un’emergenza: l’estate in prima linea di Minniti, ministro in orbita
Il
27 giugno, a Shannon, in Irlanda, Marco Minniti fece girare l’aereo che lo stava portando da Roma a Washington per unamissione istituzionale e ritornò indietro. Troppi sbarchi, l’emergenza andava presa di petto. Quel gesto eclatante segna uno spartiacque: da allora Minniti è costantemente sotto i riflettori. Però di date da segnare ce ne sono almeno altre due. Una recentissima, un’altra di qualche mese fa. Martedì il ministro dell’Interno è andato alla festa dell’Unità di Certaldo e ha sfidato il governatore toscano, Enrico Rossi: il centro per le espulsioni dei migranti irregolari in Toscana si farà senza se e senza ma, ha spiegato. Ap- plausi dei militanti dem. La linea dura piace. “Sicurezza è una parola di sinistra”, disse il 29 gennaio all’Assemblea dei circoli del Pd, conquistandosi la standing ovation della platea: gli amministratori dem lo accolsero meglio di tutti gli altri, compreso Matteo Renzi.
IN QUESTAestate 2017, Minniti è l’emergente, quello a cui si attribuiscono ogni tipo di ambizio- ni, a partire da Palazzo Chigi. Ex dalemiano, sottosegretario con delega ai servizi segreti nel governo Renzi, oggi è al Viminale, ma pronto a sconfinare in territori propri della Farnesina, e con rapporti ben saldi con le intelligence di mezzo mondo.
Al centro delle cronache per aver voluto il Codice di regolamentazione delle Ong, pronto a interpretarlo nella maniera più restrittiva, Minniti è ovunque. Negli ultimi due mesi è andato prima in Tunisia, a incontrare i ministri dell’Interno dei paesi africani (Tunisia, Libia, Ciad, Niger, Algeria) ed europei (Francia, Germania, Svizzera, Austria), poi in Libia, per vedere i sindaci insieme ad Al Serraj. Non si è fatto mancare i vertici europei a Parigi e a Tallinn. Al centro, Triton, ovvero l’operazione partita nel 2014 che prevede che i migranti soccorsi vengono portati in Italia (la responsabilità della quale lo stesso Minniti, in un’interrogazione alla Camera, ha attribuito a Renzi). Un attivismo che continuerà. Oggi vedrà la Ong Sos Mediterranée per convincerla a firmare il codice. Intorno al 20 incontrerà di nuovo i sindaci libici. Il 28 mattina accoglierà a Roma i ministri dell’Interno di Ciad, Nigeria, Libia e Tunisia. Lo stesso giorno, di pomeriggio, a Berlino, ci sarà il quadrangolare dei primi ministri sulla crisi dei migranti: oltre alla Mekel, presenti Gentiloni, Hollande, Rajoy. Al Viminale raccontano che i due vertici sono pensati in ideale continuità.
Ora, però, per Minniti è il momento di prendere di petto altre emergenze. Così mercoledì, dopo la strage, ha cambia-
Obiettivi
Dopo i migranti, ora il Viminale metterà al centro dell’agenda la questione degli incendi