Parla l’hacker che ha violato Rousseau: “La politica non c’entra, ci ho guadagnato”
“Ho venduto almeno dieci database. La Casaleggio? Sono vecchi amici”
“Accanimento
politico? Assolutamente no, questa è una cosa che vi dovete levare dalla testa”: Rogue0 è l’hacker che nei giorni scorsi, dopo aver violato i database della Casaleggio e Associati, ha diffuso in rete i dati di registrazione degli utenti del Movimento 5 Stelle iscritti alla piattaforma Rousseau e, poi, messo in vendita gli archivi completi. Ha anche diffuso le password del sito di Beppegrillo.it: “Sono affari – risponde se gli si chiede perché ha violato la Casaleggio – Con una buona dose di accanimento sugli white hat ( gli hacker ‘buoni’, che operano solo per segnalare rischi per la sicurezza, ndr)”.
QUANDO lo contattiamo, Rogue0 specifica che non ama parlare con giornali “politici” o “che di politica parlano”. Spiega più volte che non autorizzerà questa intervista (che pubblichiamo solo dopo quella uscita ieri su Wired): “Sono timida”, scherza, con quello che definisce “sano trolling”. Chiede di lasciargli delle domande, dice che valuterà. “Noi donne siamo troppo sveglie – dice – mi potresti mettere nei guai”. Gli chiediamo della sua proficua settima- na: “La Casaleggio è un giocattolo, un hobby ormai – spiega – siamo vecchi amici”. In che senso? “Prova a domandarlo a loro, forse si ricordano”.
L’ipotesi è che ci sia stata un’altra violazione in passato. “O perché ero la loro segretaria. Chi può dirlo? – ironizza – Pensa se io fossi ancora la loro segretaria. Sarebbe ancora più bello”. Il tono della conversazione è surreale. Scherza, prende in giro, evade le domande che potrebbero fornire elementi tali da renderlo riconoscibile.
Gli chiediamo se è la prima volta che viola un database oppure se ha già compiuto simili imprese in passato. “Ma che domande indiscrete mi fai – risponde – è come se io ti chiedessi che vibratore usi. Non mi puoi fregare, non sono uno dei soliti hacker”. Poi, prima che termini quello che definisce “game time”, prima cioè che “torni al lavoro”, riusciamo a fargli qualche altra domanda.
“I white hat – dice – sono una razza che semplicemente non dovrebbe esistere”. Probabilmente perché rovina gli affari. Rogue0, a quanto pare, colleziona dati da tempo. Non è escluso che li vendesse già per conto suo. Solo quando il cosiddetto hacker buono Evariste Gal0is ha rivelato pubblicamente le debolezze della Casaleggio, avrebbe deciso di commerciarli anche su Twitter. Il prezzo era 0,3 Bitcoin. Circa 800 euro in cryptomonete. “I database me li hanno chiesti in diversi. Saranno stati 10 o 15, tra tutte le tabelle”.
La ricerca del guadagno, quindi, come per molti altri hacker che violano database e diffondono leaks. “Li ho ven- duti sul deep web e altri forum che non ti posso nominare. Qui su twitter c’è stata solo una svendita dettata dall’occasione”. Chiediamo come mai proprio la Casaleggio. “Questa non è una domanda indiscreta, posso risponderti – dice – Semplice: perché è padrona dei sistemi dei blog più visitati d’Italia”.
IL TEMPOa disposizione sta finendo. “Sei ancora dentro i server della Casaleggio?” chiediamo. “No sono nei loro uffici ora”, risponde con una faccina che ride alle 2.30 del mattino. Facciamo notare che così non rende la vita facile. “Non è la tua vita – risponde – non è una cosa personale. È la vostra vita. Ora, però, devo tornare al lavoro. I am sorry”.