“Minniti ci ha copiato la legge, ma gli altri Pd non lo seguono”
Alessandro-Di Battista “Proponiamo da mesi che la polizia salga sulle navi delle Ong: nel governo, però, ognuno ha un’idea diversa”
La prima parte del tour siciliano di Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio si è chiusa ieri sera. Il deputato romano risponde dal pulmino elettrico con cui sta girando l’isola. La linea telefonica è ballerina, l’entusiasmo invece non gli fa difetto: “La Sicilia è meravigliosa, anche se è sconvolgente l’arretratezza delle infrastrutture. Ma c’è fermento e speranza. Le nostre piazze sono piene nonostante il caldo. Nessun partito può permettersi questa partecipazione”.
Per i sondaggi, il vostro candidato Giancarlo Cancelleri ha la vittoria in tasca.
Ci danno al 34% ma non pensiamo di avere già vinto.
Il Pd fa una corte spietata ad Alfano.
Noi non li nominiamo nemmeno, parliamo solo delle nostre proposte.
Ma Alfano – si dice – in Sicilia vale più del 10%.
Sono affari loro. I voti appartengono ai cittadini, non ai partiti. In Sicilia il voto di scambio è ancora una piaga. La politica è stata responsabile di atti osceni come la compravendita dei voti e la spartizione clientelare delle risorse di quest’isola, che ha delle potenzialità incredibili. Cosa vi chiede la gente in piazza?
Il primo problema è il lavoro: qui il tasso di disoccupazione giovanile è superiore alla Grecia. La prima cosa che ci chiedono i giovani che studiano o lavorano all’estero o al Nord è ‘fateci tornare’.
Si parla anche di migranti? I siciliani sono un popolo di emigranti, un popolo accogliente. Ma non sono fessi: non credono alle stupidaggini, alla catalogazione destra/sinistra. Sanno che l’immigrazione non è stata governata dalla politica, perché ci hanno mangiato sopra cooperative spesso legate ai partiti, come nel Cara di Mineo.
Le piace il codice sulle Ong di Minniti?
La nostra legge, firmata da Bonafede, proponeva la presenza della polizia giudiziaria sugli scafi. Il codice riprende questa proposta.
Un passo avanti, no?
Non so. Bisogna vedere se viene firmato e se riescono a farlo rispettare. Questo dovreste chiederlo a Minniti.
Ha paura che il Pd “scippi” la vostra linea sull’imm igrazione?
Non m’interessa, a me interessa solo la legalità. Come per i vitalizi: siamo contentissimi che il Pd abbia votato per abolirli, non è che abbiamo paura che ci rubino i temi. Ma si può dire o no che c'è una sensibilità comune con il
ministro dell'Interno?
Noi ragioniamo per leggi e per risultati. Ad oggi il governo ha tirato fuori un codice che non è stato firmato da buona parte delle Ong. Cosa succede con chi non rispetta il codice? Non si sa. Poi il Pd si smentisce da solo ogni giorno: Delrio dice una cosa, Minniti ne dice un’altra. Per capirli ci vuole uno psicanalista.
Lei non riconosce le categorie destra e sinistra, ma è opinione diffusa che ci sia uno slittamento verso destra su
immigrazione e Ong.
Ho sempre votato a sinistra prima del Movimento, poi ho visto che la sinistra è quella che abolisce l’articolo 18 e la destra quella che crea Equitalia. Allora ho smesso di ragionare per categorie. Io ho lavorato nella cooperazione e sono consapevole che il problema della trasparenza esiste. È n el l ’ interesse delle stesse Ong pretendere trasparenza. Chiamarle “taxi del mare” non le aiuta, non crede? Il vero danno per le Ong è scoprire che alcune di loro hanno contatti con gli scafisti. Io non generalizzo. Ci sono procuratori stimati e inchieste giornalistiche che hanno dimostrato rapporti inquietanti tra certe organizzazioni e gli scafisti. Noi abbiamo presentato una legge per garantire la presenza della polizia giudiziaria all’interno degli scafi. Chi si comporta bene non ha nulla da temere e può continuare a fare il suo lavoro.
Medici senza frontiere, ad e- sempio, ha rifiutato la polizia a bordo.
Dovete chiedere a loro. Io non ho nessun sospetto e nessun pregiudizio, mi baso sulle inchieste di procure e giornali. Si è messo d’accordo con Di Maio sull'euro? Referendum sì o no?
È una sciocchezza. Non c’è nessun disaccordo. L’abbiamo sempre detto: bisogna ascoltare i cittadini su tutti i temi, compreso l’euro. Quando saremo al governo proporremo un referendum consultivo. Non è la prima priorità, ma lo faremo. Torniamo in Sicilia: qualche giorno fa a presentare il programma di Cancelleri c'era Claudia La Rocca, l'eletta siciliana a giudizio per lo scandalo firme false (l’inchiesta è decollata grazie alle sue testimonianze). Non vi imbarazza? Questa persona non è candidabile e non ha nessun ruolo ufficiale nel M5S, avrà partecipato a quell’incontro come tanti altri cittadini.
In Sicilia siamo avanti, i sondaggi ci danno al 34%, ma ho paura del voto di scambio Chi non fa nulla di male non ha niente da temere: l’interesse delle Ong dovrebbe essere la trasparenza Sul tema migranti non esiste destra o sinistra, sono cretinate, a me interessa solo la legalità