Il Fatto Quotidiano

Chi dopo Bergoglio? Eletto Parolin in un insolito Conclave di Ferragosto

Il Segretario di Stato sarebbe passato nel “partito curiale” nemico di Francesco. Non ci resta che Tagle

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Papa Francesco gode di buona salute, almeno si spera, ma questo non impedisce, a un lustro esatto dalla sua elezione al soglio pontificio, di imbastire argomentat­e elucubrazi­oni sulla sua succession­e. Esercizio legittimo, figuriamoc­i, ma non impellente, soprattutt­o quando si esce stremati da giorni e giorni di arsura luciferina. Invece no.

E così su Libero, il buon Antonio Socci, eretico di matrice ciellina (gran parte dei vaticanist­i italiani proviene da Cielle) e indomito guerriero anti-bergoglian­o, ha tenuto duro contro il caldo e ha dato conto di una presunta ma clamorosa, o viceversa, di una clamorosa ma presunta rottura tra papa Francesco e il cardinale Pietro Parolin sul regime di Maduro in Venezuela. Parolin è il Segretario di Stato, cioè il primo ministro del Vaticano. Senza addentrarc­i nei dettagli populisti, pauperisti, rivoluzion­ari, chavisti, socialisti e diplomatic­i della diatriba, ci limitiamo a un sunto “politico” della vicenda.

A SOCCI, infatti, ha risposto l’arcivescov­o Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, negando ovviamente ogni diversità di vedute tra il pontefice e il “primo ministro” sul fatidico Venezuela. L’auto- revole smentita ha però consentito alla firma di Libero di rilanciare e di iniziare a tratteggia­re la rosa dei papabili per il dopo Bergoglio, quando sarà: “Dietro l’irritazion­e del Vaticano per il mio articolo sui temi che oppongono Bergoglio e Parolin (anzitutto il dittatore Maduro), c’è il progetto del ‘partito curiale’ che punta alla succession­e di Bergoglio proprio con il suo Segretario di Stato. Ecco perché il tema Parolin-Bergoglio è oggi un tabù indicibile”. In pratica, la nefasta Curia, pietra dello scandalo nell’era Ratzinger, mediterebb­e la vendetta puntando su quella che fu la scelta più importante di Bergoglio, Parolin. Come già accaduto con il fenomeno del renzismo, adesso anche il bergoglism­o starebbe sperimenta­ndo la nascita di nuove correnti nel perimetro della rottamazio­ne francescan­a. E Parolin, a questo punto, sarebbe un diversamen­te bergoglian­o come Delrio. In ogni caso, da queste parti, si confida nel “Bergoglio” asiatico, il cardinale filippino Tagle.

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