Steve Bannon da guru-ultrà ad Apprentice: “Sei fuori!”
Trump, ora, lo vuole cacciare. Ma Steve Bannon, lo stratega dell ’ Ammin istrazi one, s’era già sfilato dal presidente, criticandolo da sinistra – lui, un suprematista
– sul razzismo e smentendolo sulla Corea del Nord. Quando la nave affonda, anche i topi la abbandonano; e se la Casa Bianca non sta proprio affondando, certo è in cattive acque. L’uscita di scena di Bannon, il capo della campagna presidenziale e il suo consigliere più stretto, ispiratore del muslim ban’, è il colpo più duro finora subito da Trump, che in meno d’un mese ha perso, perché li ha licenziati o si sono dimessi, il portavoce, il capo della comunicazione e il capo dello staff della Casa Bianca, oltre a una pletora di consulenti.
L’annuncio su Bannon non è ufficiale, ma ha già provocato contraccolpi in Borsa: Wall Street teme che se ne vada pure il consigliere economico del presidente Gary Cohn e che sfumino le possibilità di vedere realizzati i programmi – fin qui teorici – di riforma del fisco e di rilancio dell’economia.
Il divorzio tra Trump e Bannon s’è di fatto consumato con la raffica di critiche del creatore del sito Breibart alle scelte presidenziali: commentandole, il New York Times titolava icasticamente ‘ Tu quoque ?’. Il consigliere non solo smentiva il presidente sulla Corea del Nord e sulle responsabilità nei fatti di Charlottesville, ma si prendeva gioco degli altri personaggi che popolano la Casa Bianca: il linguaggio di chi sa di essere fuori o ha deciso di esserlo.
La Cnn parla d’un Trump furioso per l’i ntervista. Il New York Timesdice che il presidente ne ha già parlato con il suo cerchio magico, un po’ sbrindellato, perché la figlia Ivanka e il genero Jarred Kushner restano sulle loro, dopo che il papà/ suocero ha trattato con i guanti bianchi razzisti anti-semiti: restano da decidere solo "tempi e modi", se per Bannon sarà licenziamento – come piace a Trump – o dimissioni.