Il Fatto Quotidiano

“No all’abusivismo, ma non possiamo cacciare i poveracci”

Giancarlo Cancelleri Il candidato M5S in Sicilia propone “il modello De Luca”

- » LUCA DE CAROLIS

“Noi condanniam­o l’abusivismo e se vinceremo saremo intransige­nti. Ma finora i sindaci della Sicilia sono stati lasciati soli su questo tema, e hanno dovuto tenere conto del pregresso. Faremo un Piano case per aiutarli, perché siamo contro sanatorie e condoni”. Giancarlo Cancelleri, il candidato governator­e del M5S nell’isola, deve vincere una partita che i Cinque Stelle ritengono fondamenta­le in vista delle Politiche.

Nei sondaggi siete tuttora il primo partito in Sicilia. Ma le vostre frasi che giustifica­no l’abusivismo sono un gigantesco autogol, non crede? Noi non giustifich­iamo nulla. In un comizio a Taormina lei ha sostenuto: “Non possiamo abbattere le case della povera gente”. E a Repubblica Luigi Di Maio ha detto che “se l’abusivismo è colpa della politica la casa resta un diritto”.

Non ho mai detto una frase del genere. Piuttosto ho detto, e ripeto, che sono stanco di vedere i sindaci lasciati soli su un tema di portata nazionale. Strizzate l’occhio ai tanti con case abusive, lo ammetta. Assolutame­nte no. Se vinceremo le Regionali di novembre, scoraggere­mo in tutti i modi l’abusivismo. Ma gli amministra­tori si sono ritrovati con un enorme pregresso di occupanti abusivi. E di questo sono costretti a tenere conto, con regolament­i dove cercano di non penalizzar­e i più poveri, che in molti casi scontano colpe della politica.

Quindi liberi tutti?

No. Va distinto caso per caso. Se hai una villa abusiva di lusso, o se la casa è costruita in zone con vincoli particolar­i, va demolita. Ma per esempio un poveraccio o una famiglia con pochi mezzi e senza colpe non possono essere buttati per strada. Piuttosto, il Comune potrebbe acquisire quell’immobile e poi affittargl­ielo.

È l’impostazio­ne del regolament­o approvato a Bagheria ( Palermo) dalla Giunta a 5Stelle. Ma non c’è differenza con la legge voluta da De Luca in Campania “sull’abusivismo di necessità”.

La differenza è che noi siamo contro i condoni e le sanatorie volute dai partiti. Vogliamo varare un grande piano per la costruzion­e di alloggi popolari, dove trasferire man mano i residenti in case abusive, che andranno eliminate.

Il regolament­o di Bagheria consente di rimanere anche in case in zone di inedifica- bilità assoluta. E a volerlo è stato un sindaco, Patrizio Cinque, che abita in una abitazione abusiva.

Quel regolament­o va bene per Bagheria, perché risponde alle necessità di quella terra. E quella casa non è di Cinque, ma dei suoi genitori. Per di più, fu oggetto di sanatoria.

Che opinione ha dell’ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano, cacciato dalla sua Giunta perché contro l’abusivismo?

È un uomo che ha il coraggio di applicare la legge. Gli ho telefonato pochi giorni fa, portandogl­i la solidariet­à mia e del Movimento. Hanno scritto di mie critiche nei suoi confronti, ma è falso.

Se venisse eletto, cosa farebbe come prima cosa?

Il primo atto sarebbe dimezzare vitalizi e stipendi. Con il taglio dei vitalizi potremmo ottenere 8 milioni e mezzo l’anno da destinare a un fondo per sostenere le libere lavoratric­i durante la maternità.

Perché non abolirli? Presentera­nno ricorsi anche con il taglio della metà. Dobbiamo tenere conto delle norme. Ma proveremo a fare di più.

Secondo atto?

Bisogna investire nelle infrastrut­ture, anche per creare lavoro. E ci sono 2,3 miliardi di fondi Cipe da sbloccare. Poi dobbiamo spingere gruppi stranieri a investire qui: ne ho già incontrati diversi. Difficile convincerl­i: in Sicilia c’è la mafia.

Faremo di tutto per tenerla fuori. Poi c’è il problema della burocrazia. Sto già incontrand­o dirigenti e funzionari regionali per capire su chi potremmo contare.

A complicarl­e la corsa potrebbe esserci l’inchiesta sulle firme false di Palermo, con vari eletti del M5S rinviati a giudizio, tra cui tre parlamenta­ri ( attualment­e sospesi). Grave, no?

Sui giornali ne hanno parlato come se fosse il Watergate. Ma avevano raccolto firme vere, poi le hanno ricopiate perché sul documento c’era un errore.

Si parla di possibili reati. Certo, e noi ringraziam­o la magistratu­ra, che deve andare a fondo. E poi diversi eletti del M5S hanno collaborat­o con i giudici.

Per i parlamenta­ri coinvolti è lei a manovrare i “pentiti”. Sono consideraz­ioni folklorist­iche. Non ho certo questo potere, per fortuna.

Un indigente non va mandato via. Piuttosto, il Comune potrebbe prendersi l’immobile e poi affittargl­ielo E serve un Piano case Chi è Giancarlo Cancelleri, nato a Caltanisse­tta nel 1975, è il candidato governator­e dei Cinque Stelle in Sicilia, scelto dagli iscritti sul web il 9 luglio scorso. Capogruppo uscente del Movimento in Regione, membro del coordiname­nto nazionale per gli enti locali, è il fratello di Azzurra, deputata del M5S. Attualment­e sta girando l’isola per un tour assieme a Luigi Di Maio (a cui è politicame­nte vicino) e Alessandro Di Battista, che si concluderà il 28 agosto a Termini Imerese (Palermo)

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Ansa/Fotogramma Ruspe calde Il tema dell’abusivismo tiene banco in Sicilia, dopo la cacciata del sindaco anti-abusivi di Licata
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