“Solo una sparata, certo a B. conviene”
Caporedattore di Radio Colonia, voce degli italiani in Germania
“Per
affinità umana e ideologica, Angela Merkel è molto più vicina alla Margherita e a Paolo Gentiloni e magari anche a Matteo Renzi che non a Forza Italia e a Silvio Berlusconi”. A Tommaso Pedicini, da otto anni caporedattore di Radio Colonia, la voce degli italiani in Germania, la “riabilitazione” del Cavaliere a mezzo stampa sembra soprattutto una sparata di Ferragosto per riempire un cosiddetto Sommer loch (“vuoto estivo”): “In tempi recenti non mi risultano affermazioni in tal senso attribuibili alla Merkel”, aggiunge. Non solo Merkel e Berlusconi non potrebbero essere più diversi, ma le relazioni fra i due non sono mai sembrate idilliache. La stessa credibilità del Cavaliere era stata frantumata nel 2011 dal sorriso d’intesa fra la Cancelliera e l’allora presidente francese Sarkozy prima di rispondere a una domanda sul primo ministro italiano.
I giornali tedeschi, poi, non dimenticano di riesumare il “bunga bunga” e anche il suo atteggiamento, che Focus ha definito “adolescenziale”. La rivista tedesca lo ha evocato recentemente a proposito del primo incontro della cancelliera col nuovo inquilino dalla Casa Bianca: “Ha esperienza nel trattare con i caratteri irascibili ed egocentrici come Trump. Ha potuto studiare casi come questi grazie all’ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi”, scriveva Focus nel marzo di q u es t ’ anno in un servizio dal titolo “Come il macho Berlusconi ha aiutato Merkel nella preparazione dell’incontro con Trump”. Di sicuro la cancelliera è interessata ad avere partner affidabili.
Appunto: affidabili. Di sicuro Berlusconi viene considerato un interlocutore più serio rispetto ad altri come la Lega Nord o il Movimento 5 Stelle con le loro richieste massimaliste in tema di Europa o immigrazione. Ma secondo me l’affinità umana e ideologica è un’altra. E di sicuro quello che cerca la Cancelliera è un interlocutore con una fedina politica pulita.
Solo politica?
Beh, mi pare che tra l’altro Berlusconi sia ancora impossibilitato a esercitare attivamente la politica perché è ancora interdetto dai pubblici uffici. Nella campagna elettorale tedesca c’è molta Europa: il nome di Be rlu sco ni potrebbe venire speso?
Ne dubito. Anzi. Sono propenso a credere che Merkel eviterà di nominarlo per quanto possibile. Soprattutto perché i veri temi sono altri: il terrorismo e la Turchia, che sono argomenti molto più
Per affinità umana e politica, Gentiloni è assai più vicino alla leader della Cdu rispetto a quelli di Forza Italia
importanti.
Solo una “sparata estiva”, allora?
Dipende. Berlusconi ha certamente bisogno di ricostruirsi un’immagine internazionale. Dal suo punto di vista e dal punto di vista di Antonio Tajani non è una sparata. Ma alla Merkel, del Cavaliere importa ben poco, secondo me.
Anche se Forza Italia e Cdu fanno entrambe parte del Ppe?
Sì, anche se fanno parte del Ppe. Perché ne fanno parte anche movimenti, come dire, ingombranti. Per questo dico che, a mio avviso, ci sono valori che, almeno in Italia, è più facile che la Cancelliera condivida con ex esponenti della Margherita. Semmai posso azzardare una maggiore vicinanza di Berlusconi con la Csu bavarese di Horst Seehofer.