“Sul tetto o in strada, ci piace il rischio di essere beccati”
Adrian e Daria Confessioni di una coppia che pratica giochi di ruolo in luoghi pubblici
Ai partner occasionali che incontrano per i loro giochi di ruolo si presentano come Adrian e Daria. Lui è un italiano di 33 anni e dice loro di essere un mercante di antichità. Lei, francese di 26 anni, è una interior designer. Abitano in Lussemburgo. Praticano Bdsm, giochi erotici di ruolo, lui padrone e lei schiava. Amano sperimentare e così è capitato di farlo in quelli che il codice penale italiano cataloga come “luoghi pubblici, aperti al pubblico o esposti al pubblico”.“Lo abbiamo fatto sulle tegole di un tetto spiovente, su un aereo in fase di atterraggio, su un autobus, dietro un separè in una discoteca, per strada, in un parcheggio”, racconta lui.
Perché fare sesso in pubblico? Adrian: Perché mi fa sentire più vicino alla mia compagna. Sento che la nostra complicità aumenta.
Daria: Mi fa sentire un po’ perversa e maliziosa. Un’altra parte di me prende il sopravvento. Per tutte le persone che mi guardano e che apprezzano lo show che offriamo loro, divento una fantasia, un oggetto del desiderio che non possono toccare.
Vi reputate esibizionisti o vi piace fare sesso con persone che vi guardano?
A: Non mi reputo un esibizionista e non mi eccita l’idea di essere guardato da altri mentre faccio sesso con una donna, ma trovo eccitante farlo in luoghi pubblici con il rischio di essere sorpresi. È qualcosa di nuovo per me.
D: Mi piace l’idea di essere scoperta quando faccio sesso in luoghi pubblici, ma non lo facciamo per essere scoperti. Il rischio aumenta il piacere, per questo lo faccio. È emozionante pensare che, mentre facio sesso in mare o sulla spiaggia, la gente a due metri da noi non si accorga di nulla.
Quand’è stata la prima volta?
A: Con Daria circa cinque mesi fa. Lei e un’altra ragazza mi hanno praticato una fellatio davanti a un portone, per strada.
Scusami, ma come vi è venuto in mente?
A: Avevamo finito un ménage à trois e stavano aspettando un taxi non lontano da casa mia. Ero in vestaglia e stavo in piedi sugli scalini di un portone, con le spalle appoggiate alla porta in modo da essere qualche centimetro più alto di loro. A un certo punto Daria guarda l’orologio e dice all’altra: “Hai ancora qualche minuto per dare piacere al mio padrone?”. Daria mi apre la vestaglia e invita la ragazza a praticarmi la fellatio. Poco dopo si è unita anche lei.
Perdonami, ma eravate ubriachi? A: No. E non assumiamo mai droghe, abbiamo semplicemente giocato. È stato il colpo di coda di una serata molto intensa ed eccitante.
Il posto più strano in cui l'avete
fatto?
D: Su un aereo. Eravamo seduti vicino a persone che non avevano idea di cosa stesse accadendo ed era molto eccitante. Non poter far rumore e muovermi mi faceva impazzire.
A: Concordo. È stato strano vedere Daria avere un orgasmo dopo l’altro e tremare mentre i passeggeri stavano applaudendo subito dopo l’atterraggio dell’aereo a Istanbul.
È mai capitato di sentirti in imbarazzo?
A: Sì, una delle prime volte con Daria. Eravamo tra le macchine parcheggiate in strada, di notte, temevo di essere visto dai pochi passanti.
D: Mai!
L’avete mai fatto davanti a molta gente?
A: Ci è capitato di farlo in mezzo a molta gente, anche molto vicina a noi, ma senza mai essere visti.
D: Io una volta l’ho fatto in un club a Parigi. Per la prima volta ero nuda di fronte a molta gente e mi è piaciuto. Non ci sono ancora andata con Adrian, ma vorremmo e l’idea mi eccita.
E su una classica spiaggia?
A: In realtà non lo abbiamo fatto in spiaggia, ma in acqua, nel mare. Attorno a noi c’erano i bagnanti. Lei si è abbracciata a me, ci siamo baciati, eccitati e poi ho spostato il mio costume, il suo e lo abbiamo fatto. Quella prima volta è stato un po’ difficile a causa delle onde.
E nessuno vi ha visto?
A: No, i bagnanti non si sono accorti di nulla, però a un certo punto è passato un signore che nuotava con gli occhialini e ci siamo fermati. Scusami, prima accennavi a un episodio su un tetto. Com’è andata?
A: Era il mio ultimo giorno di affitto nel vecchio loft dove vivevo fino a qualche mese fa. Dal bagno una finestra permetteva di salire sul tetto. L’avevo provata una volta per avere una via di fuga in caso d’incendio o altro. Quella sera l’appartamento era completamente vuoto, siamo andati lì solo per farlo sul tetto. Erano mesi che dicevano di voler provare.
Com’è stato?
Scomodo.
Non temete conseguenze tipo denunce o multe?
A: No, perché facciamo davvero di tutto per evitarlo. Nessuno vuole essere denunciato o multato. Cerco di spiegarmi con un esempio: chi, almeno una volta nella vita, non ha schiacciato l’acceleratore della macchina portandola oltre il limite di velocità in una strada deserta e dritta? Anche lì si rischia di essere denunciati o di essere multati, ma lo abbiamo fatto tutti. Ecco è lo stesso principio applicato al sesso, con la differenza che facendo sesso in acqua, cercando di dissimulare per non farci “sgamare”, non mettiamo a rischio la vita di nessuno. Ripeto: a noi piace solo il rischio di essere beccati, ma non vogliamo rischiare denunce o multe e per questo siamo molto molto accorti.
D: Certo, ho paura di essere scoperta e finire in un commissariato. Se mai un giorno dovesse succedere mi vergognerei, ma dopo ci riderei. Ma essere scoperti non è il punto: abbiamo un lavoro e una vita, non vogliamo che la gente conosca i nostri piccoli sporchi segreti e deve rimanere un segreto.
Hai ancora qualche minuto per dare piacere al mio padrone? Daria apre la vestaglia di Adrian e invita l’altra ragazza a praticargli una fellatio