Il Fatto Quotidiano

Dalla moviola al Var: la guerra dei 52 anni

- » PAOLO ZILIANI

La notizia è che alla rispettabi­le età di 52 anni la moviola, che crescendo ha preso il nome di Var, ha finalmente fatto il suo debutto in società: è successo due giorni fa, a Torino, in Juventus-Cagliari, e ad accompagna­rla nel tanto agognato ballo della debuttante sono stati i signori Valeri, Aureliano, Maresca, Marrazzo, Di Vuolo e La Penna, e cioè i 6 arbitri (e assistenti) designati per la ricorrenza. Eh sì. Sono passati 52 anni, 5 mesi e 21 giorni dalla sera del 28 febbraio 1965 quando Enzo Tortora, conduttore della D omen ica Sportiva, avvicinand­osi a un complicato e avvenirist­ico congegno disse: “È stata una giornata calma, ma alle volte voi sapete nel calcio succedono dei momenti di discussion­e, delle questioni piccole ma opinabili, che è bene vedere al rallentato­re. Io vorrei adottare una tecnica nuova: una nostra telecamera punterà sulla moviola e il nostro Vitaletti ora alla moviola vi farà passare la pellicola a velocità lenta”. Avrebbe voluto mostrare un ’ azione controvers­a, l’allo ra 36enne Enzo Tortora, ma la domenica era corsa via tranquilla: così Tortora chiese a Heron Vitaletti, destinato a diventare il leggendari­o assistente del moviolista Doc della Rai Carlo Sassi, di mostrare lo stupendo gol (“Una danza ange- lica” la definì Tortora, uno che sapeva scegliere le parole) segnato da Gianni Rivera in Milan-Messina 2-0 dribblando sul ghiaccio in un fazzoletto, pattinando, senza mai alzare da terra piedi e pallone, due difensori, prima di trafiggere Baroncini. “È piuttosto importante – sottolineò Tortora – perché, come vi rendete conto, quando succederà qualche questione spinosa potremo eventualme­nte ripassarce­la qui tra amici, con calma, e decidere se del caso”.

AVEVA visto lungo, Enzo Tortora. Che essendo un gentiluomo, su una sola cosa s’era sbagliato: e cioè sulla possibilit­à di discutere “tra amici, con calma” le questioni spinose che la moviola da quella sera sarebbe stata chiamata a dirimere. Tra amici, con calma, sotto il campanile italico in 52 anni di campionati non è mai stato possibile discutere e mettere d’accordo nessuno. Sono anzi esplose guerre che nel tempo (i 36 anni trascorsi dal non gol di Turone in Juventus-Roma, i 19 anni passati dal non rigore Iuliano-Ronaldo in Juventus-Inter) hanno sanguinosa­mente diviso le tifoserie facendo dell’Italia il pianeta più bellicoso e guerrafond­aio dell’intera galassia pallonara. Di certo, la moviola ha aperto gli occhi su un’infinità di scandali, rimasti per lo più impuniti a eccezione delle malefatte d’inizio millennio targate Calciopoli; e i suoi primi utilizzi in campo, sia pure non dichiarati, sono paradossal­mente serviti a farci vincere un mondiale: senza la testata di Zidane a Materazzi svelata dalla moviola in campo a Berlino 2006, Zizou avrebbe tirato un rigore, magari al posto di Trezeguet e…

Ora con l’avvento del Var qualcuno dice che siamo all’anno zero: con la moviola in campo non saranno più gli arbitri a decidere chi vincerà gli scudetti. Tutto molto bello: a parte il piccolo, trascurabi­le particolar­e che a gestire la moviola in campo indovinate chi saranno? Sempre loro, gli arbitri. Tutto cambia perché nulla cambi? Il timore c’è. E Enzo Tortora, purtroppo, non più.

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Ansa Non gol di Turone Juve-Roma
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