E anche oggi l’imminente fine del mondo è stata ieri
Il 21 agosto spaventosi tsunami e catastrofici terremoti spazzeranno via la Terra: l’ennesima bufala dei cospirazionisti che, per il momento, arricchisce solo gli autori
“Ache ora è la fine del mondo?”, si chiedeva Ligabue. Una domanda tutt’altro che banale in questi giorni. Basta fare qualche ricerca in Rete per scoprire che ci siamo quasi. Anzi, probabilmente questo scritto non verrà letto da nessuno ( che peccato!), perché oggi l’umanità sarà spazzata via. Almeno così va dicendo David Meade, autore di Planet X, the 2017 Arrival, un libro diventato molto popolare nel web (è in vendita per Kindle a 2,80 dollari). L’autore è riuscito a diffondere l’idea che il pianeta Nibiru, che al momento si trova tra Giove e Saturno, si stia avvicinando alla Terra talmente tanto da causare tsunami e terremoti catastrofici.
COME FA A SAPERLO? Semplice, ha consultato la Bibbia. Nel Vecchio Testamento, al capitolo 13 del Libro di Isaia, versi 9 e 10, si legge: “Ecco, il giorno dell’Eterno giunge crudele, d’indignazione e d’ira ardente, che farà della terra un deserto, e ne distruggerà i peccatori. Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faran più brillare la loro luce, il sole s’oscurerà fin dalla sua levata, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore”. Una profezia che già un paio di volte nel corso dei secoli è stata utilizzata per predire l’avvento del Giorno del Signore al tempo dei babilonesi, nel Medio Evo o durante la Prima Guerra Mondiale. Ma per Maede ora non ci sono dubbi: quelle parole riguardano noi. Del resto le prove sono schiaccianti (proprio come le noci a Natale): il 21 agosto ci saranno un’eclissi totale di Sole negli Stati Uniti e la Luna sarà nera. Un fenomeno, quest’ultimo, che si chiama “black moon” ed è una semplice seconda luna nuova (non cambiando mai colore) che arriva ogni 33 mesi. Eppure è propio questo numero che diventa fondamentale e fornisce altri indizi a quanti stessero ancora storcendo la bocca. Secondo Maede, l’eclissi comincerà in Oregon, il 33° stato americano, e finirà al 33° grado di Charleston, in South Carolina. Mentre l’eclissi totale in tutti gli Stati Uniti non si verificava dal 1918, cioè da 99 anni, vale a dire l’equivalente di 33 moltiplicato per 3. Facile dunque prevedere che la fine del mondo arriverà il 23 settembre, 33 giorni dopo l’eclissi. E – aggiunge Meade – solo chi si posizionerà ad almeno 247 metri sopra il livello del mare e a 240 km di distanza dalle coste potrà evitare le conseguenze disastrose della collisione, facendo attenzione al cambio di latitudine: nel frattempo la Terra potrebbe inclinarsi anche di 30°.
A questo punti di preoccupante c’è solo che la Nasa si sia dovuta scomodare per rispondere ai teorici della cospirazione e allertare così il mondo intero che “se la collissione stesse arrivando, si vedrebbe a occhio nudo. E invece in cielo ci sono solo le solite, minuscole e rassicuranti stelle cadenti di agosto”.
Ad oggi, quindi, di Apocalittico ma sicuro, scientifico e verificato ci saranno solo due eventi previsti per il 21 agosto: il Big Ben, l’orologio più iconico del mondo verrà messo in silenzio per i prossimi quattro per eseguire importanti opere di manutenzione, mentre in 54 Paesi nel Mondo verrà cancellato il segreto bancario. E in questo caso neanche le istruzioni per sopravvivere offerte da Meade serviranno a salvare gli evasori.