Il Fatto Quotidiano

Per 16 ore nascosto sotto il letto Così Ciro ha salvato il fratellino

Il bambino di 11 anni lo ha protetto e poi spinto verso i vigili del fuoco

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

“Non

devi morire perché fai morire anche noi. Non devi morire perché dobbiamo andare a mangiare la pizza insieme, non puoi!”. È notte fonda, sono già passate alcune ore dalla scossa che ha fatto crollare la loro casa a Casamiccio­la. Alessia, al quinto mese di gravidanza, e poco dopo il suo compagno Alessandro vengono tratti in salvo. Lei indica a vigili del fuoco, finanzieri e altri soccorrito­ri che sotto le macerie ci sono i suoi tre figli. Nonostante la piccola frattura alla mano, l’uomo lascia l’ospedale contro il parere dei medici per andare verso la casa crollata.

IL PIÙ PICCOLO, Pasquale, ha soltanto 7 mesi e piange. Il più grande, Ciro, si è rifugiato sotto un letto e ha trascinato con sé anche il mediano, Mattias, 8 anni. Lo tiene tranquillo, giocano a morra, e mantiene i contatti con i soccorrito­ri. “Con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorrito­ri”, ha raccontato il comandante della Tenenza di Ischia della Guardia di finanza, Andrea Gentile. Le scene sono drammatich­e. “Ciro, sono Mario, stiamo arrivando”, dice uno dei soccorrito­ri. “Stanno cadendo delle pietre. Sto moren- do”, grida il bambino. “Non devi morire, siamo in troppi qui fuori che stiamo aspettando te”. I soccorrito­ri ce la mettono tutta e ce la fanno.

Scavano un cunicolo cercando di non provocare cedimenti. Alle quattro del mattino viene recuperato Pasquale. A metà mattinata i vigili del fuoco arrivano a Mattias e cominciano a lavorare per pren- dere anche il primogenit­o. Ciro viene estratto vivo alle 13.15 circa, dopo quasi 16 ore sotto le macerie.

“QUANDO è crollato tutto ho abbracciat­o mio fratello e poi quando sono arrivati i soccorrito­ri l’ho spinto fuori per primo”, ha detto il bambino ai medici. “I bambini stanno bene, sono in buone condizioni – racconta la nonna materna, Erasma De Simone, dopo aver incontrato la famiglia all’ospedale –. Ciro è stato coraggioso, si preoccupav­a dei fratellini. Mattias ha chiesto del suo salvadanai­o, si preoccupav­a di aver perso i suoi soldini, i suoi giochi. È molto spaventato, ma sta bene”. “I bambini sono rimasti sempre lucidi, abbiamo parlato tutto il tempo – racconta un vigile del fuoco provenient­e dal corpo di Pisa –. Il salvataggi­o di Ciro è stato il più difficile”.

Uno dei primi soccorrito­ri ad arrivare sul posto, il tenente della Finanza di Ischia Pietro Gentile, racconta: “Ciro è un eroe deve essere riconosciu­to come tale. Ha salvato se stesso e i fratellini, è rimasto sveglio tutta la notte e ha guidato i soccorsi. Ha avuto una lucidità incredibil­e per i suoi 11 anni”.

Ciro, che aveva la gamba incastrata, “ha solo una frattura a un piede, del terzo metatarso destro. Un miracolo dopo 16 ore sotto le macerie – riferisce il direttore sanitario dell’Asl Napoli 2 Nord, Maria Virginia Scafarto –. I tre bimbi saranno dimessi presto. Stanno bene a parte la frattura”. Dovranno comunque essere seguiti “perché comunque hanno subito un trauma psicologic­o”.

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Ansa Salvo Il momento in cui Ciro è stato estratto dalle macerie

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