Posti per i giovani: le nuove sparate di Palazzo Chigi
▶TIRAARIA
di una nuova puntata del Jobs act. In quanto a soppressione di diritti e demolizione del lavoro stabile ha già fatto molto il governo Renzi, ma ci sono ancora ampi margini di manovra sulla decontribuzione alle imprese. Lo ha annunciato ufficialmente il premier Paolo Gentiloni (nella foto) al meeting di Rimini di Cl, domenica scorsa: il pezzo forte della legge di bilancio 2018 sarà la decontribuzione sulle nuove assunzioni. L’ipotesi in campo è quella di un dimezzamento dei contributi per i primi due o tre anni, per i nuovi assunti con età fino a 29 anni. Parte dello sconto, il 3%, potrebbe diventare strutturale. È meno di quel che vorrebbe il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che nei giorni scorsi ha chiesto al governo una misura “choc”: il totale azzeramento del cuneo fiscale per i primi tre anni. Ma abbastanza per mettere sul piede di guerra la sinistra e sindacati (che invece di sconti agli imprenditori chiedono più investimenti), col rischio che alla fine manchino i numeri al Senato. La misura avrebbe un costo di 900 milioni il primo anno, a salire negli anni successivi con l’eventuale crescere dei nuovi assunti.
I pensatori in forza al Pd sono ora al lavoro sull’armamentario propagandistico che dovrebbe vincere le resistenze. Ieri Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi, ha fatto sapere per esempio che col dimezzamento dei contributi si potranno avere fino a 300 mila assunzioni stabili il primo anno. Anche sorvolando sul fatto che grazie al Jobs assunzioni “stabili” è un modo di dire, visto che c’è libertà di licenziamento anche senza giusta causa, va notato che nei primi due anni della decontribuzione introdotta col Jobs act, il 2015 e il 2016, ci sono stati circa 400 mila occupati in più. Vale a dire 200 mila occupati in più l’anno, per la maggior parte a termine, a fronte di uno sconto che vale fino a 8 mila euro per nuovo assunto per tre anni. Per pensare che si possano avere 300 mila assunti stabili in più in un anno con uno sconto per chi assume che vale la metà della precedente, ci vuole una certa fantasia.