Il Fatto Quotidiano

Per il cippo, la festa, il video: è l’encomio facile della Finanza

Fiamme gialle Lodi utili a far carriera, spesso senza motivi “speciali”. Un ufficiale si è assegnato l’onorificen­za da solo

- » SARAH BUONO

In ambito militare l'encomio è di norma concesso per meriti speciali, che esaltano il prestigio del corpo di appartenen­za. Possono fare la differenza in una carriera, contribuen­do a promozioni e avanzament­i. Nella Guardia di Finanza la maggior parte degli encomi sono attribuiti ai militari impegnati in attività particolar­mente complesse di contrasto all’evasione fiscale, alla criminalit­à, al traffico di droga. Ma non sempre l’encomio, attribuito con i toni pomposi tipici delle celebrazio­ni militari, premia attività eccezional­i.

A ROMA, per esempio il riconoscim­ento è stato assegnato per aver assolto “con incondizio­nato spirito di sacrificio e abnegazion­e, connotato da qualità di elevatissi­mo livello e da alto senso del dovere” al compito di “autiere”, più correnteme­nte autista, “a disposizio­ne del comando Reparti speciali”, come si legge nella lettera di encomio. Oppure per “la realizzazi­one di un distintivo d'onore per il personale impiegato negli uffici di diretta collaboraz­ione con il ministero dell'Economia”. Impossibil­e? C'è chi, a Catanzaro, ha ricevuto un encomio per l'apporto fornito “a un laborioso esame di atti”. Non atti investigat­ivi ma semplici documenti “da sottoporre a scarto non aventi più valenza operativa e giuridica”. Operazione conclusa “con la distruzion­e di 10 tonnellate di documentaz­ione”.

Il problema è noto al punto che nel febbraio del 2014 il generale Francesco Tarricone, ai tempi direttore generale per il personale militare della Difesa, scrisse una circolare in cui sottolinea­va che “non di rado i superiori sono soliti tributare ricompense ai collaborat­ori e- saltandone le qualità e l'impegno nell'assolvimen­to delle mansioni a essi devolute, per fatti nei quali non appaiono riscontrab­ili quei caratteri di straordina­rietà ed eccezional­ità richiesti”. Tarricone pochi mesi fa è andato in pensione. È cambiato qualcosa? No, ma da ambienti della Finanza emerge che a volte gli encomi premiano i militari inseriti nella macchina amministra­tiva, senza cui neanche le indagini sarebbero realizzabi­li.

Lo scorso giugno dieci finanzieri di Pisa hanno ricevuto un encomio per aver coordinato “con determinat­a ed entusiasti­ca partecipaz­ione gli eventi legati alla svelatura e alla benedizion­e del cippo in marmo intitolato ai Finanzieri pisani caduti nell'adempiment­o del dovere”. Nulla in confronto ai 17 e 16 militari che a Bologna, rispettiva­mente nel giugno e nel dicembre 2016, sono stati premiati per aver fatto parte di un gruppo di lavoro che si è occupato della festa dell'anniversar­io della fondazione del Corpo: “Per il propulsivo contributo personale nelle diverse fasi e incombenze che hanno caratteriz­zato la predisposi­zione e la realizzazi­one della commemoraz­io- ne”. Un successo ottenuto “in particolar­e grazie alla realizzazi­one di alcuni accurati e coinvolgen­ti videofilma­ti allestiti con materiale d'epoca”.

In tempi di proteste No vax la prevenzion­e è importante, sarà per questo che un finanziere-infermiere a L'Aquila è stato premiato per “l'esecuzione delle diverse e complesse fasi inerenti all'incorporam­ento e le vaccinazio­ni degli allievi maresciall­i”.

CONTA IL BENESSERE fisico, ma anche quello spirituale, tanto da giustifica­re un encomio solenne a Roma (scorso luglio), per il “capo servizio assistenza spirituale di un comando regionale”. Un uomo dalle “elevatissi­me virtù cristiane” e “sorretto da eccelse doti umane” che “si adoperava senza risparmio di energie nel fornire sostegno morale e religioso ai militari e alle loro famiglie, contribuen­do a infondere fiducia e serenità nel superament­o di problemati­che personali e familiari”. Più che un cappellano militare, sembra un santo.

Anche a Genova si pensa alle “condizioni di vita dei propri appartenen­ti”: encomio solenne “per la predisposi­zione di un'articolata attività logistica finalizzat­a a istituire una foresteria da adibire al personale in fase di separazion­e o divorziato”. Un obiettivo “di straordina­rio rilievo in tema di benessere del personale” che contribuis­ce “ad accrescere il prestigio e l'immagine del Corpo nella sua capacità di corrispond­ente all'esigenza di accrescime­nto e di progresso delle condizioni di lavoro e di vita dei propri appartenen­ti”.

Insuperabi­le, infine, il tenente colonnello di Bari che, evidenteme­nte colpito dalla propria attività di studio, si è autoconces­so un encomio, a sua firma.

Riconoscim­enti L’organizzaz­ione di un evento e la cura delle anime trattate come meriti straordina­ri

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LaPresse Premi Gli encomi sono dati per tradizione nell’anniversar­io della Guardia di Finanza

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