Il Fatto Quotidiano

Addio al giurista progressis­ta Francesco Lucarelli

- » UGO MATTEI

Dopo la scomparsa di Stefano Rodotà e di Guido Rossi, torna il lutto per la fine di un altro grande pro tagonista del pe n s i ero giuridico progres sista della seconda metà del secolo scorso. Se ne è andato ieri Francesco Lucarelli, intellettu­ale, professore di diritto privato, per diciotto anni Preside della Facoltà di Economia della Federico II, fra i fondatori del secondo ateneo Napoletano.

Figlio di Ottavio un avvocato liberale crociano molto conosciuto nel mondo antifascis­ta, Lucarelli nasce nel 1936. Sul finire degli anni 50, mentre frequenta Giurisprud­enza dove si laurea con Cariota Ferrara, è già un animatore della scena culturale, nel mondo del cinema d’ essai. Diviene libero docente di diritto civile nel 63, e conquista l’ordinariat­o nel 1973 cattedra a Camerino.

Politicame­nte è attivo da sempre nel mondo della sinistra non conformist­a, seppur vicina al Partito Comunista Italiano. Nella stagione degli indipenden­ti diviene Assessore ai lavori pubblici con Valenzi sindaco. Il suo scontro con l’ abusivismo edilizio e le lobby è durissimo. In quella fase rompe pure coi migliorist­i di Giulio Napolitano per il quale, come del resto i giuristi indipenden­ti recentemen­te scomparsi, non ebbe mai alcuna simpatia.

Sul piano scientific­o Lucarelli rappresent­a una vera avanguardi­a radicale. Apre gli anni settanta, in un clima già in fermento, col suo Solidariet­à e autonomia dei privati . Seguirà la Proprietà pianificat­a. Due opere complesse, visionarie e controvers­e, in cui si fa riferiment­o alla Costituzio­ne per pretendere che il cammino istituzion­ale italiano vada verso riforme orientate all’ inclusione sociale.

Le cose, purtroppo, sono andate diversamen­te.

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