COLPI DI SOLE
TOMMY PARISI è il figlio di Savinuccio, indiscusso boss del quartiere barese di Japigia. Undici sono le condanne definitive che sono state inflitte a quest’ultimo dal 1983 a oggi e che gli hanno fatto scontare oltre vent’anni di carcere negli ultimi trenta.
DOPO IL CARCERE Nel marzo scorso era tornato in libertà, ma pochi giorni fa è stata data esecuzione a un provvedimento di cumulo pene, per cui Savinuccio è tornato in cella a Terni. Finirà di scontare la sua pena il 4 maggio 2022 ma, considerati i 1215 giorni di liberazione anticipata, potrebbe tornare libero – se non detenuto per altra causa – già il 5 gennaio 2019
E PER FAR CONOSCERE questo nuovo lavoro ai fan, il giovane Parisi ha scelto di tornare a casa, a Bari, per una presentazione in pieno, oseremmo dire, “stile Gomorra”. Su Facebook i post si susseguono e i fan non aspettano altro. L’appuntamento per ascoltare i brani di Rischiare ormai è imminente: il 5 settembre prossimo in un locale sul lungomare sud di Bari, il Reef, il cantante si esibirà per i suoi ammiratori. Ma il locale scelto per la presentazione, manco a dirlo, ha una storia piuttosto pesante alle spalle. Sequestrato nel 2001 durante la maxinchiesta “Blue moon” (che decapitò proprio il clan Parisi), confiscato nel 2013 fu poi restituito al proprietario, l’imprenditore Donato D’Alonzo. Durante l’operazione “Blue moon” nel 2001 finirono in carcere 76 persone. Tra gli imputati di quel processo c’era anche Biagio Cassano, per molto tempo ritenuto il riciclatore del denaro del clan Parisi e parente di Donato D’Alonzo, proprietario proprio del Reef. Pensando che il locale fosse stato acquistato con il denaro del clan, il Caffé del mare (così si chiamava all’epoca) fu confiscato. Ma Cassano, dopo un lungo processo, fu assolto della Corte d’appello nel 2013. Anche il lounge bar ne uscì pulito, da allora non ha più avuto alcun guaio e ora aspetta il ritorno a casa del neomelodico barese per questa presentazione in grande stile.
Come per il Reef, però, anche Tommy Parisi ha il suo passato con cui fare i conti, che non lo lascia, per citare ancora Gomorra, proprio “senza pensieri”. Sebbene il 34enne abbia evitato per molti anni un coinvolgimento nelle indagini sulle attività illecite del gruppo mafioso legato a suo
Famiglia e condanne
padre, a marzo dello scorso anno è finito in carcere. E con lui altre 29 persone nell’ambito dell’operazione “Do ut des” della squadra mobile di Bari. Fuori dopo dici giorni perché ritenuto non pericoloso dal giudice per le indagini preliminari, il processo per associazione mafiosa sta andando avanti.
A parlare di lui, lo scorso aprile, sono stati due fratelli di
L’estate sta finendo, la pazienza pure, specie in quel di Cologno Monzese: sul tavolo di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, e di Paolo Salvaderi, ceo delle radio del gruppo, è infatti finito un report poco lusinghiero sugli ascolti radiofonici dei primi mesi del 2017 – pessimi.
I DATI UFFICIALI saranno comunicati solo a settembre, ma secondo Dagospia il dossier segretissimo già circola tra gli addetti ai lavori, ovvero gli editori radiofonici: da queste cifre si evincerebbe che la massiccia campa- Altamura (Ba) che hanno deciso di collaborare con la giustizia. Secondo Angelantonio e Pietro Antonio Nuzzi, Tommy Parisi avrebbe un ruolo negli affari di famiglia, ruolo escluso dagli altri collaboratori un tempo appartenenti al clan.
MA ORA, per Tommy Parisi, che canta da quando era bambino, è tempo di dedicarsi solo alla musica e al nuovo disco. I fan, soprattutto di genere femminile, lo adorano e tra un “sei bellissimo” e un “buona serata mia grande vita e tigre meravigliosa”, cresce l’attesa per questo evento. Sotto i post che annunciano la presentazione di Rischiare , infatti, si leggono pensieri e dediche,
Il clan Parisi
Figlio del boss Savinuccio, si esibirà al “Reef ” insieme con il “collega” Anthony