Il Fatto Quotidiano

“Quello che le donne non dicono, io lo faccio”

La web star da un milione di follower, famosa per il “Punto G”, sarà ospite della festa del “Fatto”

- CAM. TA.

Ventisette anni, un passato da studente di economia, un presente da “web superstar”: Gordon, nome d’arte di Yuri Sterrore, vanta oltre un milione di follower su Facebook e una copertura social di 14 milioni di fan. Il pubblico – di ragazze al 92% – lo conosce soprattutt­o per Il punto G(ordon), una serie di parodie, en travesti, dei più frusti stereotipi femminili. Oltre alla rete, collabora con le aziende e la television­e e ha anche lanciato un singolo, Si sboccia poveri, che ha subito superato un milione di visualizza­zioni su Youtube. Gordon, al successo lei non è arrivato per caso: quanto sono stati utili i suoi studi di Economia?

Durante gli studi avevo solo un pensiero: come raccoglier­e i fondi necessari ad acquistarm­i le attrezzatu­re per realizzare video… Economia mi è servita per strutturar­e un budget ben definito, ma arrivare al format vincente non è stato facile. Ho iniziato a studiare il web, volevo capire cosa mancasse sul “tubo” e quali fossero i contenuti richiesti. Dopo un po’, mi sono reso conto che alle donne non si rivolgeva nessuno; così deciso di indossare una parrucca e di parlare da donna, alle donne. Non ha mai ricevuto critiche e attacchi da donne o persone particolar­mente sensibili alla “questione di genere”? No. Quello che offro è la mia visione sul mondo femminile, da cui traggo ispirazion­e ogni giorno, poiché sono circondato da donne: mia mamma, le mie amiche, la mia manager. I miei video sono ironici, enfatici: accentuo i gesti, le movenze, i modi di dire, le reazioni… Se qualcuno mi criticasse o attaccasse non mi stupirei. A oggi le poche critiche arrivano dagli uomini.

Quando le chiedono “Che la- voro fa?”, lei cosa risponde?

Non mi definisco né uno Youtuber, né un Creator. Certo, ho iniziato con i video su Facebook, ma faccio molto altro. Giro le discoteche d’Italia con il mio tour, mi sono cimentato in un talk show tutto mio, intervisto personaggi… Insom- ma, sono un artista.

Come si mantiene col web? Dai product placement nei video alle serate con le fan, ad altri lavori fuori dalla rete.

A differenza di altre web star, lei non è così giovane: come si immagina tra qualche anno?

Spero di continuare a fare quello che già faccio. Il web mi ha permesso di avere un mio spazio e di accedere ad ambienti che non avrei altrimenti raggiunto, come la television­e, la musica… Non sono un cantante, ma il mio ultimo pezzo Non fare la sottonaè arrivato al primo posto su Spotify.

Come gestisce la fama? Danni collateral­i?

È arrivato tutto all’improvviso e non ho avuto danni collateral­i per la fama… anzi! Mi piace stare a contatto con i miei fan: è sicurament­e una sensazione strana e bella essere riconosciu­to, ma soprat- tutto sentire di essere apprezzato. Ho un rapporto stupendo con tutte le persone che mi seguono: sono loro la mia vera gioia. Certo, quando sei nell’occhio del ciclone tutti parlano di te e mi è capitato anche che fossero dette cose non vere. Quelli sono gli unici danni collateral­i.

Qual è il segreto del successo sul web?

Prenderlo fin dal primo momento seriamente e come un vero e proprio lavoro. Io mi alzo ogni mattina e penso a quale video girare, a quando pubblicarl­o, a cosa posso fare per raggiunger­e nuove persone. Se non ci credi veramente, l’onda del successo dura poco. Bisogna essere in grado di inventarsi, reinventar­si e soprattutt­o crederci… Come dico spesso, io sono un ragazzo come gli altri, solo con i sogni più grandi.

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Ex studente Gordon, alias Yuri Sterrore, ha 27 anni e da 5 è famoso sul web: prima studiava Economia

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