Vespa in scadenza ora rischia grosso
Il calciomercato finisce stasera, ma non si aspettano colpi eclatanti delle squadre italiane. C’è maggiore attenzione, invece, sul teleme rcat o: oggi scade il contratto di Bruno Vespa, milita da decenni nel servizio pubblico e dal ‘ 96 conduce Porta a Porta su Rai1. Secondo il giornalista, che però non si definisce giornalista ( non versa più contributi all’istituto previdenziale Inpgi) bensì artista, non sussiste una questione sul tetto di 240.000 euro all’ingaggio annuale e dunque può ottenere una deroga come per Fabio Fazio.
Vespa guadagna da sempre oltre un milione di euro di minimo garantito (più vari bonus per le puntate extra o gli speciali in prima serata) e Porta a Porta, che va in onda spesso sulla politica e a volte sui temi dello spettacolo, sempre per il conduttore, non sarebbe una trasmissione di informazione.
Allora perché in Viale Mazzini indugiano? Di sicuro, temono le probabili contestazioni della Corte dei Conti sul danno erariale ( già pervenute su Fazio), che andrebbero a coinvolgere tutti i direttori, da quello di Rai1 passando per i capi delle Risorse umane e l’Ufficio legale fino al dg Mario Orfeo.
Il direttore generale potrebbe offrire una riduzione del compenso di Vespa sforando il tetto oppure aspettare il prossimo Cda per ottenere un parere – non vincolante – dei consiglieri, non proprio convinti dalle argomentazioni degli avvocati di Vespa.
A un anno dalla scadenza del mandato e con uno scenario politico instabile che s’affaccia sul voto del 2018, non sarà facile per i consiglieri rischiare, anzi immolarsi per il giornalista non giornalista. Porta a Porta è già in palinsesto per la prossima stagione, dovrebbe riprendere a settembre. Manca l’ultimo sigillo, il rinnovo del contratto di Vespa. Tutti sono in ansia. Per motivi diversi.