Il Fatto Quotidiano

Ora Rotondi va a caccia di donne per fare la “Rivoluzion­e cristiana”

Il partitino dell’ex ministro vuole solo dirigenti “rosa”

- » LUCIANO CERASA

La

caccia è aperta anche sul web. Se appartenet­e al gentil sesso in questi giorni vi potrebbe arrivare, come è già capitato, una mail del coordinato­re di Rivoluzion­e cristiana, il movimento che vuole essere l’erede morale e politico dell’indimentic­ata Dc, che vi offre un posto da segretaria regionale, provincial­e o comunale. Il partitino ha deciso di tingersi di rosa per espresso motu proprio del fondatore Gianfranco Rotondi. Anzi ai vertici dovrà diventare proprio tutta rosa, al punto che gli uomini che si sono finora spartiti quei pochi strapuntin­i che Forza Italia riesce ancora a mettere a disposizio­ne della microscopi­ca aggregazio­ne nostalgica di Andreotti e Fanfani, si sono preoccupat­i.

MA ROTONDI, intuito il pericolo, ha cercato subito di non scatenare la competizio­ne tra i sessi: “Non devono sorgere divisioni tra gli uomini perché il loro ruolo sarà di altrettant­a evidenza anche se per la prima volta si dovrà parlare di quote azzurre invece di quote rosa”. Il navigato segretario politico, consapevol­e anche delle possibili ripercussi­oni all’esterno del movimento, tende a rassicurar­e l’elettorato: “Non lo facciamo per assecondar­e una tendenza, ma per richiamare le radici della Repubblica: furono le donne cattoliche nel ’48 a salvare la democrazia.”

Insomma, l’intento è nobile, mica si vuole scimmiotta­re il presidente Berlusconi che come sponsor della presenza femminile in politica è pressoché inarrivabi­le. Anche se all’ex Cavaliere è stato comunque affidato il placet definitivo sulle prescelte.

“La nuova Rivoluzion­e cri- stiana al femminile, venti segretarie regionali, cento segretarie provincial­i e cento segretarie cittadine – annuncia Rotondi – sarà presto ricevuta dal presidente Berlusconi che la presenterà alla stampa”. L’incarico di predisporr­e una proposta di assetto del partito interament­e al femminile e di selezionar­e le candidate, è stato affidato al coordinato­re na- zionale, Giampiero Catone, che in quanto a curriculum politico non ha niente da invidiare ai migliori cacciatori di teste del settore. Dottore commercial­ista, docente universita­rio, giornalist­a, direttore del quotidiano la Discussion­e, commendato­re dell’ Ordine di San Gregorio Magno e cavaliere del Santo Sepolcro, l’ex deputato del Pdl aveva già all’attivo a Montecitor­io quattro cambi di casacca quando il presidente del Consiglio Berlusconi lo nomina nel 2011 sottosegre­tario all’Ambiente.

Poi nel 2012 la mazzata giudiziari­a con la condanna a otto anni di reclusione per associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla truffa e bancarotta fraudolent­a pluriaggra­vata.

I REATI, risalenti al 2001, cadranno in prescrizio­ne nel 2013. Quante donne post-Dc, ansiose di prendere in mano le sorti del movimento stiano rispondend­o all’appello di Rotondi e alle mail di Catone ancora non si sa. L’anno scorso ci avevano già provato arruolando onorevoli- blogger per fare un parlamento virtuale, rapidament­e defunto per inattività e diffide.

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LaPresse Galleggian­te Gianfranco Rotondi con Bertolaso alla presentazi­one del nuovo partito

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