Ischia, si scrive Grimaldi ma si legge De Luca
Il governo sceglie il commissario: con il suo parere non ostacolò l’ecomostro di Salerno
Si scrive Giuseppe Grimaldi, si legge Vincenzo De Luca. Il governatore Pd della Campania vince a mani basse la partita della nomina a commissario per l’emergenza terremoto a Ischia.
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli lo ha accontentato sul profilo – un tecnico che si dedichi tutto il giorno all’isola – e sul nome.
SE SI SPULCIA il curriculum dell’architetto Grimaldi vi si ritrova l’odore del potere deluchiano, del sistema di relazioni che ha accompagnato De Luca, e degli appalti di Salerno che hanno reso ‘famoso’ il governatore ed ex sindaco. A cominciare dall’ecomostro del Crescent. Ma iniziamo dalla fine. Grimaldi nel novembre 2015 è stato nominato da De Luca commissario per l’emergenza alluvione nel Sannio. Negli anni precedenti l’architetto ha fatto parte della commissione di collaudo in corso d’op er a dell’impianto di compostaggio del Comune di Salerno. Fu progettato e realizzato dalla Daneco con fondi europei negli anni in cui De Luca era il si nd ac o- sc er iffo che galoppava i numeri della raccolta differenziata. L’i mpianto è stato visitato nel 2015 da Matteo Renzi durante la campagna pro De
Luca candidato presidente. Risalendo ancora nel tempo, nel
2008, da responsabile di settore dell’Autorità di Bacino Destra Sele, Grimaldi ha fornito un parere favorevole alla deviazione del torrente Fusandola di Salerno. Uno snodo decisivo per avviare i cantieri di piazza della Libertà e del Crescent. Lavori finiti sotto processo con De Luca imputato.
A proposito del Crescent, Grimaldi è stato uno dei verificatori incaricati dal Consiglio di Stato per il contenzioso infinito tra il Comune di Salerno e Italia Nostra e No Crescent sulla regolarità delle licenze. A causa del Crescent e della deviazione del F u sa n d ol a l’architetto dovette incassare un attacco molto duro. Le associazioni ambientaliste scrissero alla Protezione civile per esprimere “sconcerto” per la no- mina deluchiana di Grimaldi a commissario dell’e m e rgenza Sannio. “Sor prende che un alto dirigente che ha espresso parere favorevole per una deviazione non consentita dalla legge, provvedimento peraltro che va contro la stessa storia dei luoghi perché non ha memoria neppure dei drammatici eventi del 1954 (l’alluvione di Salerno, ndr), ora venga chiamato a occuparsi dell’emergenza conseguente all’esondazione di un fiume”.
Questa la ricognizione al volo. Scendendo nel dettaglio, c’è qualcosa da approfondire sull’impianto di compostaggio, visitato ad aprile dalla commissione bicamerale sui rifiuti. Nel settembre 2016 se ne è occupato l’Anac di Raffaele Cantone, allertata da un esposto dell’ex assessore campano Giovanni Romano. Gli ispettori inviati d al l ’ ex pm anti- camorra hanno prodotto una relazione di dieci pagine in cui si afferma che l’impianto non rispetta i parametri funzionali, produce rifiuto organico impuro e di scarsa qualità e di conseguenza non recupera abbastanza energia, e che la gestione complessiva avviene violando le norme di classificazione del rifiuto. Il rapporto è stato inviato in Procura e alla Corte dei conti. Gli ispettori hanno censurato le attribuzioni dei compensi dei collaudatori. “Non si ritiene ammissibile un compenso valutato sulla base delle tariffe professionali degli ingegneri e degli architetti”, asseriscono, perché i tre professionisti provenivano da “altre amministrazioni aggiudicatrici” e quindi andavano retribuiti con un incentivo a percentuale. Uno dei tre era Grimaldi.
Molti incarichi L’Anac ha contestato la tariffa per il suo ruolo nel sito di compostaggio della città