Il Fatto Quotidiano

Nigeriana 17enne sotto sequestro per 15 giorni

L’incubo La ragazza da Bologna è stata portata nel Casertano Chiesto un riscatto di 2.500 euro. Due connaziona­li arrestati

- » SARAH BUONO

Asoli 17 anni è partita dalla Nigeria in cerca di un lavoro in Italia, ha superato la traversata su un barcone, è arrivata in Libia dove è stata stuprata e poi a Salerno. Da lì, il 15 luglio all’hub di Bologna, il centro di smistament­o regionale, dove dopo giorni di viaggio ha incontrato due connaziona­li, i fratelli Irabor, uno dei quali in Italia con un permesso per motivi umanitari.

“NON LI CONOSCEVO, mi hanno chiesto se avessi bisogno di aiuto e ho risposto di sì. Hanno cambiato immediatam­ente atteggiame­nto e mi hanno costretta a salire su un bus con loro, hanno guidato per una giornata intera senza dirmi dove stessimo andando”. La meta è Casapesenn­a, in provincia di Caserta, e per la ragazza inizia un altro incubo. Stanley e Joshua, 19 e 22 anni, la chiudono a chiave in una stanza buia, senza cambio di vestiti e con acqua e cibo razionate: verrà liberata dopo 15 giorni e solo quando la sua famiglia pagherà un riscatto, 2.500 euro. Una cifra molto alta che, forse, può avere solo una zia residente in Spagna ad Algeciras. La signora cerca di guadagnare tempo con i sequestrat­ori e intanto si rivolge alla polizia spagnola portando le registrazi­oni delle conversazi­oni dal numero Whatsapp dalla quale era stata contattata. Un numero già noto alle forze dell’ordine: nella richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari compilata a Bologna Stanley fornisce proprio quell’utenza per essere contattato. Il diciannove­nne passerà il biennio 2015

2016 ospitato in un paese della provincia bolognese, noto alle cronache per aver lanciato il primo e unico pro- getto di squadra calcistica composta da rifugiati minorenni. Irabor, dai controlli della polizia, non era un tesserato ma sul suo profilo Facebook sono molte le foto di lui con la divisa della “Valsambro”, Joshua invece è clandestin­o. Le in t er ce t t a zi on i d e ll ’ Interpol e della polizia di Bologna svelano che i fratelli stanno trattando il futuro della minorenne: oltre alla famiglia, voglio- no vendere la ragazza a una “madame” in Francia per farla prostituir­e. Secondo l’organizzaz­ione internazio­nale delle migrazioni nel 2016 in Italia sono entrate 12mila nigeriane: gran parte di loro prima di partire, come la minorenne segregata, fanno il juju, un giuramento di fedeltà ai trafficant­i in cui offrono la propria anima come garanzia del costo del trasporto.

LA SQUADRA MOBILE, guidata da Luca Armeni, è pronta a intervenir­e ma viene “anticipata” da un gruppo di amici di Napoli della zia. “Hanno dimostrato una notevole capacità criminale”, ha dichiarato Armeni. I due sono stati arrestati per sequestro di persona a scopo di estorsione.

Traffici umani Nel solo 2016, secondo i dati, in Italia sono giunte circa 12 mila ragazze dalla Nigeria

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