Il Fatto Quotidiano

I NUOVI ALLEATI E I VECCHI TERRONI

- » FQ

intesa politica tra Matteo Renzi e Angelino Alfano sta producendo una singolare identifica­zione nel linguaggio: le parole d’ordine delle rispettive campagne elettorali in Sicilia, sono incredibil­mente simili. I due non hanno solo un patto sull’isola e per il prossimo Senato: hanno iniziato a parlare la stessa lingua. Ieri il segretario del Pd e il ministro degli Esteri, su due palchi diversi, hanno pronunciat­o un attacco identico – nella forma e nella sostanza – nei confronti del nemico comune, il leghista Matteo Salvini. Prima Alfano a Palermo: “Io non dimentico che Salvini voleva fare bus separati per i terroni”. Una nuova invettiva su una vecchia polemica: può sembrare casuale, ma non lo è. Poche ore dopo, infatti, ecco le parole di Renzi a Sciacca: “Devo sentirmi fare lezione di morale da chi vi chiama terroni e voleva mettere gli autobus separati”. Ma non è l’unico caso di discorsi in carta carbone. VenerdìRen­zi – comegli accade ormai sempre più spesso, quando si rende conto che sta per perdere un’elezione – si era premurato di far sapere che “il voto in Sicilia non è uno stress test per le elezioni nazionali”. Ed ecco la replica di Alfano, ieri: “Le elezioni in Sicilia non sono un test nazionale”. Meraviglie della politica: fino a due settimane fa si detestavan­o cordialmen­te, ora parlano in sincrono come i nipoti di Paperino.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy