Da indignati a riformatori
PABLO IGLESIAS è nato a Madrid il 17 ottobre 1978. Ha iniziato a fare politica militando nel gruppo dei giovani comunisti spagnoli e partecipando ai movimenti no global, anche in occasione delle manifestazioni al G8 di Genova del 2001. Nel corso degli anni 2000, Iglesias si è occupato di America Latina per il think tank Centro di Studi per la politica e il sociale (Ceps).
NEL 2011 LE PIAZZE spagnole sono invase dai cortei dei cosiddetti Indignados, riuniti nel movimento 15-M (maggio) che protestano contro il governo Zapatero e chiedono una democrazia più partecipativa. Da quel movimento di piazza, nel 2014, nasce il partito Podemos, di cui Iglesias è segretario. Podemos si candida alle Europee, ottenendo l’8% delle preferenze. L’anno dopo, nel 2015, si vota per le politiche in Spagna e Podemos diventa il terzo partito, con oltre 5 milioni di voti e il 20% dei consensi.
IL PARLAMENTO CATALANO ha annunciato che il 1° ottobre si terrà il referendum per l’indipendenza della Catalogna. Iglesias ha sostenuto pubblicamente Carles Puigdemont, leader degli indipendentisti, mentre il governo Rajoy, presidente del Partito Popolare, si è rivolto al Tribunale costituzionale e minaccia gravi conseguenze penali per i separatisti.