Il clima è cambiato, deve fare i conti con l’opinione pubblica
LaChiesa è sempre stata dalla parte dei migranti, o meglio dell’accoglienza, ma in Italia c’è stato un deterioramento del clima: i tempi del viaggio a Lampedusa nel 2013 sono lontani. Anche il Papa se n’è accorto, e deve pensare un po’ al suo indice di consenso: è vero che non è un’autorità di governo ma un magistero spirituale, però l’opinione pubblica è importante per tutti. Le ultime sue parole, una benedizione così esplicita dei provvedimenti adottati dall’Italia, si spiegano così: il governo si è riposizionato, e a catena lo ha fatto anche lui. Non dimentichiamo che il Vaticano ha dei rapporti diplomatici con gli Stati che lo circondano, e l’Italia è il primo di questi. In un momento in cui il Paese si sta spostando visibilmente verso destra, la Chiesa non può permettersi di passare come un’associazione che in nome dei buoni sentimenti svende gli interessi dei cittadini. Bergoglio è stato anche sollecitato da una parte dell’episcopato italiano a cambiare posizione sul tema: i rischi di farsi paladini dell’accoglienza incondizionata sono enormi, e i vantaggi praticamente nulli. Certo, qualcuno potrebbe essere deluso da questo atteggiamento, ma solo chi continua a vedere il Papa come un santo, un martire dei nostri giorni: in realtà è prima di tutto un capo di Stato. E si comporta come tale.