Prof precari storici, riconosciuto il “danno esistenziale”
▶INSTABILITÀ
lavorativa per oltre quindici anni, a riprova che il lavoro a tempo determinato rischia di diventare la regola e non l’eccezione.
Per questo, dodici insegnanti dipendenti di un centro di formazione professionale che fa capo alla Provincia di Treviso, hanno chiesto il risarcimento per tutti gli anni di lavoro precario. Siamo in Veneto e, come riportato dal Corriere , ai docenti è stato riconosciuto, secondo un provvedimento del giudice del Lavoro di Treviso, un risarcimento per tutti gli anni, tra la fine degli anni 90 e il 2014, che hanno continuato a lavorare con la sola garanzia di un contratto a termine. Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Silvia Benacchio che all’inizio chiedeva un risarcimento che avrebbe parificato il lavoro dei 12 insegnanti a quello dei colleghi di ruolo: “Parliamo di persone laureate – ha raccontato la legale al Corriere – e con l’abilitazione all’insegnamento, ma che per tutto il periodo preso in considerazione venivano assunte a settembre e licenziate a luglio. Percepivano nove o dieci mensilità l’anno, senza tredicesima e scatti di anzianità”. Il ricorso è stato accolto e il giudice ha sancito un accordo tra i docenti e il loro datore di lavoro, riconoscendo l’esistenza del “danno esistenziale” e accordando a ciascuno di loro una somma tra i 2 e i 15 mila euro. Nel verbale firmato davanti al giudice Filippo Giordan si considera il “danno esistenziale patito a seguito della illegittima reiterazione dei contratti a termine e della conseguente situazione di precariato patita, con pesanti ripercussioni nella vita privata e sociale di ciascuno – anche alla luce della situazione familiare dei ricorrenti (alcuni senza supporti economici, alcuni con figli minori) e della protrazione dell’instabilità lavorativa per circa 15 anni”. Un precedente che potrebbe fare giurisprudenza, tanto che anche altri insegnanti stanno intentando cause analoghe a quella dei colleghi di Treviso.