Il Fatto Quotidiano

Sky riparte da Gomorra, aspettando Django

Tra le novità del nuovo palinsesto, Niccolò Ammaniti debutta alla regia con “Il miracolo”

- » NANNI DELBECCHI Milano

Èall’insegnadel­legrandi serie la stagione di Sky, presentata ufficialme­nte ieri nel consueto scenario del Teatro degli Arcimboldi, una volontà evidente già dal red carpet, dove insieme alle inevitabil­i celebrità domestiche ( Diletta Leotta, Ilaria D’Amico, Ludovica Comello, Joe Bastianich, Raz Degan, Stefano Accorsi, Manuel Agnelli, Levante…) è svettata la presenza di Tim Roth, il protagonis­ta del drama Tin Star, non a caso in onda da ieri su Sky Atlantic. Anticipazi­oni alla mano, i carichi da 90 sono tutti nella serialità originale: il 17 novembre arriva il terzo capitolo di Gomorra, la scommessa che ha segnato un autentico punto di svolta nella serialità televisiva di casa nostra, in aperta rotta di collisione con la fiction Rai. Don Pietro Savastano contro Don Matteo (mentre a Mediaset si temevano ancora le vendette di Tonio Fortebracc­i). Filo conduttore del terzo capitolo della serie italiana più venduta nel mondo sarà la guerra tra Genny e Ciro per assumere il comando dell’impero di Don Pietro, mentre un gruppo rivale farà il suo ingresso sulla piazza, oltre i confini di Scampia e Secondigli­ano e cercherà di conquistar­e una fetta di mercato, probabilme­nte non offrendo cioccolati­ni.

NEL CORSO della stagione debutteran­no anche Ba by lo n Berlin, serie ambientata nella Berlino negli anni 20, Britannia, due nuovi episodi de I Delitti del Barlume, con Stefano Fresi e Corrado Guzzanti nel cast. In primavera sarà la volta di altre due novità assolute made in Italy: Il Miracolo, con l’esordio alla regia dello scrit- tore Niccolò Ammaniti (un noir dalle sfumature grottesche molto ammanitian­o) e Sui Generi dove la verve di Maccio Capatonda si diverte a prendere in giro un genere dopo l’altro.

Ufficialme­nte al via anche due ulteriori progetti: Zero Zero Zero tratto dal libro di Roberto Saviano e Django, la prima serie western targata Sky. Rinviati alla prossima stagione (ma comunque confermati) l’ormai mitologico Dia bolikannun­c iato perl aprima volta diversi anni fa, il Papa di Sorrentino, attualment­e impegnato con il film su Berlusconi ( ubi maior…), e 1994, il terzo e conclusivo capitolo della saga di Stefano Accorsi nei panni del pubblicita­rio Leonardo Notte ai tempi dell’Italia di Tangentopo­li.

SUL FRONTE dell’intratteni­mento, invece, cambia così poco che sembra quasi di essere a Viale Mazzini. Chiude Edicola Fiore, il vero fiore all’occhiello di Sky Uno, e per il resto appuntamen­ti di prima serata confermati, con i talent show in formazione (sparisce solo Italia’s got talent, ce ne faremo una ragione). Conferma anche per E poi c’è Cattelan, impegnato an- che in uno speciale natalizio; e se Fiorello lascia, Carlo Cracco non molla: in Masterchef­cede il posto di giudice ad Antonia Klugmann ma niente paura, lo vedremo nelle otto puntate di Hell’s Kitchen.

Al di là dei contenuti il vero asso nella manica quest’anno è nella tecnologia: si chiama Sky Q la risposta alla minaccia delle piattaform­e streaming; ancora non è chiarissim­o di che si tratti, ma l’entusiasti­co comunicato assicura “un’esperienza di visione che coinvolger­à i nostri abbonati in modo sorprenden­te con un’interfacci­a intuitiva che li accompagne­rà su tutti gli schermi connessi”. Se abbiamo ben capito, qualcosa come un navigatore casalingo “pronto a suggerire i contenuti più affini ai loro gusti”. E magari, già che c’è, anche i consigli per gli acquisti più affini.

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La terza stagione L’attore Marco D’Amore interpreta Ciro Di Marzio nella serie “Gomorra”

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