Arriva l’ambasciatore, ingabbiato l’oppositore
Cantini sbarca al Cairo, il regime detiene uno dei legali egiziani dei Regeni
Èincredibile che la vicenda di Giulio Regeni sia ancora insoluta. Da parte delle autorità egiziane c’è un balletto inaccettabile e finora hanno dimostrato solo di volerci prendere in giro. Sulla morte di Regeni non può prevalere la realpolitik”. Enrico Letta, ieri, intervistato da Massimo Giannini a Radio Capital, rimette il dito nella piaga. Per l’ex premier il concetto da far passare è che la ragion di stato e la “dignità” di un paese passano anche per la tutela della “dignità” di un ragazzo e della sua famiglia. La presa di posizione arriva il giorno dopo l’audizione al Copasir del premier Paolo Gentiloni, durante la quale dal governo praticamente non è arrivata nessuna risposta. E poi nello stesso giorno in cui in Egitto torna l’ambasciatore italiano: Giampaolo Can- tini è arrivato ieri al Cairo, oggi presenterà le copie delle lettere credenziali all’assistente del ministro degli Esteri egiziano (il capo della diplomazia, Sameh Shoukry, è a Londra).
A denunciare la “passività” dell’esecutivo è il senatore Felice Casson, membro del Copasir. Martedì ancora una volta sono state chieste a Gentiloni notizie sul ruolo dell’Università di Cambridge. Il premier ha risposto ribadendo la “fiducia nella magistratura”. Commenta Casson: “Il governo non può scaricare tutto sulla ma gis tra tur a”. Proprio in conseguenza delle parole di Gentiloni, ha chiesto che venga sentito di nuovo il procuratore di Roma, Pignatone. “Bisogna sentirlo anche su quanto avvenuto a Cambridge, dove i professori musulmani si sono rifiutati di rispondere”, rincara Maurizio Gasparri (Fi).
Intanto, uno dei consulenti legali della fa- miglia Regeni al Cairo, Ibhrahim Metwaly, arrestato tre giorni fa, è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tora. Metwaly era stato fermato in aeroporto al Cairo prima di imbarcarsi per Ginevra, dove avrebbe dovuto partecipare a una riunione dell’Onu sulle sparizioni forzate.
Balletto inaccettabile L’ex premier Letta: “Finora hanno dimostrato solo di voler prenderci in giro”
LE AUTORITÀ EGIZIANE - che lo hanno interrogato martedì - lo hanno posto in custodia cautelare per 15 giorni con l’accusa di aver diffuso notizie false. Almeno ufficialmente. Perché il capo di imputazione che si sta considerando è la cooperazione con paesi stranieri e l’organizzazione al fine di destabilizzare l’Egitto. Implicitamente, vengono messi sotto accusa anche i rapporti coi familiari di Regeni. Metwaly rischia la pena di morte. Il Cairo Institute per i diritti umani lancia un appello in suo favore.
Cantini prima di partire ha fatto un giro piut- tosto largo: ha incontrato vari membri del governo, oltre ai Presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso. E poi, alcuni politici e membri del Parlamento: Lia Quartapelle, Nicola Latorre, Piero Fassino, Casini, Cicchitto. In ogni colloquio la verità sulla morte di Regeni è stata indicata come priorità. Ma il ritorno dell’ambasciatore, spiegano fonti istituzionali, serve al nostro Paese in Libia: i rapporti con la Cirenaica migliorano, come dimostra l’incontro di Minniti con l’uomo forte di Bengasi Haftar. E altri segnali sono annunciati per i prossimi giorni.