Chi ha venduto la radiografia di Valentino?
La lastra del campione sul web, la polizia sulle tracce di un dipendente dell’ospedale
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radiologica, roba forte, da collezionisti, triste feticcio dell’era moderna. Solo così si può considerare il “furto” commesso all’interno dell’Archivio Digitale dell’os pedale regionale di Ancona da un dipendente “f ed if r a go ” e magari pure disposto a incassare una somma per l’atto compiuto. Attenzione, non stiamo parlando di un documento normale, l’arto nudo e crudo e in forma tridimensionale di un comune mortale, quanto la gamba destra del nove volte campione del mondo di motociclismo, Valentino Rossi.
Il 31 agosto scorso, cadendo in maniera banale mentre era in sella a una moto da enduro, “the Doctor” si è procurato la doppia frattura scomposta di tibia e perone. Una maledizione, la stessa parte lesionata sei anni prima al Mugello, ma soprattutto l’atto finale dell’e nnesima stagione chiusa senza il sogno del titolo numero dieci di una carriera memorabile.
LA SERA dell’incidente, Rossi è stato trasportato all’ospedale di Urbino e la prima lastra ha confermato la doppia lesione. Nelle ore successive lo staff del campione, dopo profonda discussione, ha scelto di far operare la preziosa gamba dal dottor Raffaele Pascarella, primario della divisione di ortopedia dell’ospedale anconetano. Un ottimo curriculum e buone referenze. Nulla da dire sull’intervento chirurgico, in fondo si trattava soltanto di pura e semplice routine per chi fa quel mestiere. L’ospedale, e di riflesso la Regione (l’assessore alla sanità è proprio il gover- natore delle Marche, Luca Ceriscioli, guarda caso pesarese come Valentino) ha ricevuto un ritorno di immagine come mai in precedenza.
L’azienda, certo, non immaginava di aver cullato una serpe al suo interno, ossia il dipendente che avrebbe copiato e ceduto l’immagine diagno- stica “eccellente” all’esterno. La polizia postale e delle telecomunicazioni delle Marche ha confermato l’indagine, ma non è chiaro a chi la radiografia sia stata ceduta, forse sotto compenso economico. Una cosa appare certa, la stessa immagine radiografica sarebbe stata pubblicata su un social network da una persona che l’ha subito rimossa: la polizia ne conosce l’identità. Non è da escludere che la stessa sia stata comprata anche da un mezzo di comunicazione, ma poi mai pubblicata per evidenti questioni di dati sensibili violati.
IL LAVORATORE/HACKER ha lasciato tracce, forse indelebili e adesso corre il rischio di essere quantomeno licenziato. L’azienda ospedaliera, da parte sua, dopo aver presentato materialmente l’esposto alla Procura della Repubblica anconetana, ha iniziato un vero e proprio casting per costringere il responsabile a cantare, in attesa delle conclusioni dell’inchiesta.
Trafugata L’immagine della gamba rotta del motociclista rubata e postata su un social network