Giusto combattere l’odio, ma non con la legge Fiano
La legge Scelba vieta il reato di apologia del fascismo e sanziona il reato con pene diverse. Dopo 65 anni, quella legge non è più sufficiente. Oggi, per una non meglio precisata difesa di un principio di libertà, bisogna riprendere a “combattere l’ideologia nazi- fascista, la violenza razzista e l'odio che essa comporta”: parole e musica dell’on. Fiano, che continua con il radicamento della destra e il pericolo enorme che si sta formando dove cresce il disagio e la rabbia. “Non vogliamo limitare la libertà di opinione, ma impedire che la nostra libertà sia offuscata dai ve- leni del fascismo”. A qualcuno sfugge la contraddizione? Come si fa a difendere la libertà delle idee, se impedisci ad altri di esprimere idee diverse? Possiamo combattere il razzismo, l’odio, la violenza, l’istigazione che sono già reati ben definiti. Possiamo combattere l’apologia, e la legge c’è, anche se non colpisce quasi nessuno. Allo stesso tempo, però, non possiamo negare le idee socialiste da cui nacque il fascismo: Patria e patriottismo, onore, senso di appartenenza, ordine, disciplina, senso civico, rispetto per l’Autorità e le istituzioni. Sarà anche un fatto strano ma tutti questi “valori” non appartengono alla sinistra e la decadenza politica è sotto gli occhi di tutti: si combatte un nemico e non chi, contestando tutto e tutti, ci ha trascinato in queste acque pericolose agitando sempre il solito fantasma fascista ed i vecchi arnesi della resistenza, l’Anpi e la libertà a tutti i costi. Chissà perché sempre sotto elezioni. Che sia l’ennesima distrazione di massa? FRANCESCO MONTAGNER