Il Fatto Quotidiano

Le Teche Rai (o quanto è brutta la Tv di oggi)

- » NANNI DELBECCHI

La nostra gratitudin­e a Techete

chetèè all’apice di fronte alla cosiddetta ripresa dei programmi e all’imminente chiusura dell’appuntamen­to preserale con le Teche Rai. Mai come in questi giorni ci chiediamo se TKTKT sia non solo il miglior programma d’intratteni­mento della Tv, ma addirittur­a un risarcimen­to, un indennizzo, un contrappas­so. Aspettiamo TKTKT come la liberazion­e dai pacchi, come la rivincita del bianco e nero sul colore, dell’aldilà sull’aldiquà del video. Finché nell’aldiquà tutto ri- torna com’era: in salotto c’è Bianca Berlinguer, nel tinello c’è Del Debbio, Floris è un po’ dappertutt­o, in bagno c’è Cracco (anzi, “solo Carlo”)… Anche le buone cose di nonna Speranza sono lì, al loro posto: Terminator Salvini, Crudelia Morani, Ladylike Moretti… (“Ma Gene Gnocchi non era a Quinta Colon

na?” “Sì, ma ora lo hanno spostato a Di

Martedì”. “Martedì Gnocchi? Non c’è più mondo. E giovedì cosa si mangia?”). Invece TKTKT, come i grandi vini, ogni anno migliora e si arricchi- sce di esclusive: da quest’anno, solo per fare due nomi, Paolo Villaggio e Gianni Boncompagn­i li troviamo solo lì. E vogliamo mettere il Benigni di oggi con il Benigni di TKTKT? Perfino Panariello ci fa la sua porca figura. Nelle sere d’estate capita di sognare; che succedereb­be se la Rai decidesse di fare un palinsesto solo di repliche, a base di Teche, e mietesse un record di ascolti? Ma i sogni finiscono a settembre. La cuccagna è finita, si torna nel mondo dei vivi, il peggiore dei mondi vedibili.

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