Fabrizio Ferrandelli Il candidato unisex: “Il cuore batte per B. ma torno nel mio Pd”
Èstato candidato con Rita Borsellino a 25 anni e – superati i 30 – si è candidato contro Rita Borsellino. nato con Leoluca Orlando, ora sta lottando contro Orlando. Era contro Cuffaro, poi si è trovato con Totò Cuffaro grande elettore. È stato con il centrosinistra e con il centrodestra. Indifferentemente. Fabrizio Ferrandelli, 37 anni, palermitano, è il golden boy dei voltagabbana. Un talento fin dal liceo. Politica unisex, equivicina e circolare. La sua è una storia siciliana avvincente.
“La vita è un viaggio. Io con la mia politica al centro”.
Io.
Al liceo mi lascio affascinare dal movimento umanista.
Perché mette l’essere umano al centro.
Esattamente. Faccio studi umanistici e c’è una coerenza, un orizzonte comune.
Subito la scopre Leoluca Orlando.
Sto nei movimenti e mi candida al consiglio comunale. Vengo eletto al primo colpo.
Fabrizio è giovane ma già smagato.
Attraverso le piazze di Palermo, ascolto il cuore della mia città, fondo l’asilo multietnico.
Assieme a Orlando si trasferisce n e ll ’ I t al i a dei Valori. Lui, Di Pietro, De Magistris. Io sono il consigliere di riferimento dei primi meet up grillini Io.
Io metto al centro la politica. E nel 2012 mi candido alle primarie del Pd per fare il sindaco. Da capogruppo dell’Italia dei Valori. E senza dir nulla dei suoi nuovi valori. Io non sono abituato a chiedere permesso. Corro per liberare la città dai padroni di sempre. Vinco le primarie e sa chi mi trovo contro? Leoluca Orlando, dell’Italia dei Valori.
Ecco, proprio così.
Perde la corsa a sindaco, ma il suo viaggio continua.
Faccio un altro strappo, ma sempre dentro l’idea del rinnovamento della politica: mi candido alle Regionali e sono eletto con tantissimi voti. Questa volta col Pd.
La tessera del Pd l’ho tenuta fino al 2016 perché devi sempre badare a stare dentro il rettangolo di gioco. Nel giugno scorso si vota per il rinnovo del consiglio comunale di Palermo. E Ferrandelli di nuovo c’è. Fondo i Coraggiosi, un movimento nuovo che vuole allentare il cappio sulla città da parte dei soliti padroni. Mi butto a capofitto nella nuova avventura: fare il sindaco di Palermo. Col Pd al fianco.
Invece il Partito democratico decide incredibilmente di assecondare la voglia di Leoluca Orlando di continuare a regnare su Palermo. Allora il suo viaggio continua. Essendo i Coraggiosi nell’alveo del Partito Popolare europeo. Ed essendo Ferrandelli al centro della scena.
Faccio una specie di patto del Nazareno con Forza Italia, i Popolari di Angelino Alfano e con il movimento di Salvatore Cardinale. Insomma con tutti quelli che hanno il centro come centro. Ferrandelli, mi sto perdendo.
Cosa c’è di confuso? Io sono centrista, dentro il cuore del Ppe. Ma prima era col Pd.
Ma sempre con le mie posizioni.
Riceve persino l’omaggio di Totò Cuffaro, contro il quale diceva di lottare. Lui ha dichiarato soltanto che se avesse potuto mi avrebbe votato. Ma non poteva perché ha perso il diritto di voto. Tutto si tiene.
Purtroppo però ho perso, raccogliendo comunque dodicimila voti in più delle liste collegate. Qui siamo al Ferrandelli transpartitico. Il politico unisex. Di destra e di sinistra. A luglio scorso avevo pensato che a queste Regionali si potesse coagulare una bella forza di centro per sostenere l’ex rettore La Galla a candidato. Un bis con Forza Italia e Angelino Alfano
Ma Berlusconi incredibilmente ha scelto la deriva leghista accogliendo la candidatura di Nello Musumeci. Potevo mai starci? E allora che ha fatto?
I miei Coraggiosi ora sono al fianco di Micari, il candidato del centrosinistra. Di nuovo col Pd?
Ma con la mia storia.
Chi è
Nato a palermo 37 anni, eletto consigliere comunale con Leoluca Orlando e l’Italia dei Valori.
Nel 2012 si candida a sindaco con il Pd. Poi entra nel consiglio regionale. Alle successive Comunali si candida con il centrodestra. Oggi è col Pd e con Micari