Il Fatto Quotidiano

Mentre i cervelli fuggono l’Italia spreca le risorse

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La politica scopre soltanto pochi giorni fa e quantifica il danno procurato al Paese dai “cervelli in fuga’’: 14 miliardi all’anno, senza contare il mancato apporto al Paese che avrebbero potuto dare gli stessi cervelli nel futuro.

In compenso nulla ha fatto, negli anni, per trattenerl­i, ma ha sperperato risorse preziose. Ad esempio, nelle “consulenze fasulle’’, oppure negli enti inutili o in stipendi stratosfer­ici per dirigenti e funzionari che il più delle volte reggono aziende in forte perdita. In sostanza, i parassiti che hanno governato il Paese negli ultimi trent’anni tra sprechi, appropriaz­ioni, risorse perdute ( cervelli in fuga) e privilegi sottraggon­o al paese cento miliardi di euro all’anno. Importo che, sommato agli interessi sul debito pubblico, costituisc­ono una palla al piede per l’economia italiana.

Senza risolvere il problema dei 100 miliardi non ci potrà essere sviluppo nel Paese, anche se le tv cercano di convincerc­i che la crisi è ormai definitiva­mente alle spalle. I cervelli sono in fuga perché le risorse che avrebbero dovuto tamponare questa situazione di doppio handicap – i soldi sprecati e il mancato apporto allo sviluppo futuro – sono state sprecate in privilegi e ruberie. FRANCESCO DEGNI

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