Incertezze e problemi di fisco
AVERE, SPENDERE, SCAMBIARE: Stefano Capaccioli è un commercialista, co-fondatore di AssoBit. Spiega che le regole giuridiche e tributarie di oggi sono state emanate per situazioni che non tenevano conto dell’innovazione. “Il FinTECH rivoluziona le soluzioni tecnologiche, necessitando di riscrivere molte norme”, spiega. Sui Bitcoin, in campo tributario occorre interpretare. Dichiararli? “La risposta è difficile, ma l’utilizzo non genera complessità se non nel caso di capital gain: la tassazione sull’utilizzo dipende dalla manifestazione di capacità contributiva, quindi c’è in caso di plusvalenze”. Spiega l’Agenzia delle Entrate: “Bisogna fare riferimento alla risoluzione n. 72/E, in linea con gli orientamenti della Corte di Giustizia dell’Ue. Le attività di intermediazione (...) non scontano l’Iva, rientrano tra le operazioni relative a banconote e monete. Per chi detiene bitcoin al di fuori dell’attività d’impresa, non si generano redditi imponibili perché manca la finalità speculativa”. Sul piano della tassazione diretta, invece, i ricavi dall’attività di intermediazione acquisto/vendita sono soggetti a Ires e Irap. “Per valutare i bitcoin della società a fine esercizio occorre considerarne il valore normale, ovvero la loro quotazione. In Cina si concentra la maggior parte delle mining farm, capannoni enormi in cui lavorano i computer che producono i bitcoin. Nelle scorse settimane ha prima vietato le Ico, le offerte per finanziare progetti in bitcoin, e poi sono circolate indiscrezioni secondo cui la banca centrale cinese vorrebbe imporre uno stop alle contrattazioni. Infine, i rumors sulla decisione di due piattaforme di bloccare le nuove registrazioni
Bit- Est
LA CINA E GLI AFFARI