Robot e droni, il cinema del futuro
Da domani a lunedì ritorna l’appuntamento con il Trevignano FilmFest
“E se domani, il cinema incontra il futuro” è il tema della sesta edizione del Trevignano FilmFest. Da domani fino al 25 settembre, nello storico cinema Palma della cittadina sul lago di Bracciano, si alterneranno 12 proiezioni tra robot e droni, intelligenze artificiali e grandi animali, Internet, terrorismo e fantascienza.
C’È ATTESA per le due proiezioni che ancora devono entrare nel circuito delle sale: il film della Netflix “Okja”, regista Bong Joon-ho, che narra la storia dell’affetto di una ragazzina sudcoreana, Mija, per un grande maiale che una multi- nazionale del cibo le vuole portare via, e “Una scomoda verità 2”, documentario diretto da Bonni Cohen e Jon Shenk; un seguito di quello che nel 2007 aveva vinto l’Oscar e in cui Al Gore continua la sua battaglia contro i cambiamenti climatici. Pellicola che verrà proiettata domenica, quando si dibatterà anche sul problema del lago di Bracciano. Sarà introdotto dal futurologo, ingegnere e divulgatore scientifico Roberto Vacca, il documentario del regista tedesco Werner Herzog Lo and Behold - internet: il futuro è oggi che analizzerà insieme agli spettatori l’impatto del web sulla vita umana. Gli ospiti che si alterneranno durante i tre giorni del FilmFest non finiscono qui, ci saranno infatti anche l’ingegnere Andrea Lince, progettista dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, l’ingegnere Emanuele Gruppioni, ricercatore del centro re, per via di una ferita. Ha combattuto 106 volte, vincendo 83 incontri e perdendone 19. È considerato uno dei più grandi pugili della storia. Ha avuto la sfortuna di incocciare con Sugar “Ray” Robinson, dei grandi pesi medi forse il più grande. Un duello infinito: durato sei match. Raging Bull lo sconfisse una sola volta. Il sesto incontro avvenne il 14 febbraio del 1951. Fu chiamato il match del secolo. Divenne il “massacro di san Valentino”. Robinson vinse per ko tecnico al tredicesimo round. LaMotta, sfinito, non riusciva più a vedere: le palpebre erano saracinesche chiuse. protesi Inail di Vigorso di Butrio, il sociologo Patrizio Di Nicola, dell’Università di Roma La Sapienza e l’ingegnere Michele Bruno, pilota, costruttore di droni, oltre che attore e speaker.
PROPRIO DI DRONI si parlerà nel filmIl diritto di uccidere di Gavin Hood, in programma sabato, mentre venerdì verrà proiettato Humandroid, storia di robot-poliziotti diretta da Neil Blomkamp. Da ricordare anche Ex machinadi Alex Garland e Al di là delle montagne, di Jia Zhangke. Tutte le proiezioni sono fruibili con un’unica FilmFest Card da 10 euro, acquistabile al botteghino del Palma.
Si ritirò nel 1954. Ebbe una vita sentimentale burrascosa, quasi come i suoi incontri. Nel 1960, decise di vuotare il sacco. La sottocommissione al Senato americano (Comitato parlamentare sulla criminalità organizzata presieduto dal senatore democratico Estes Kefauver del Tennessee) lo chiamò a deporre come testimone sull’influenza della malavita nel mondo della boxe. Jake, sotto giuramento, ammise di aver truccato il match contro Billy Fox, nel 1947. Doveva perdere, la mafia in cambio gli garantì di diventare lo sfidante ufficiale di Cerdan. Così, andò al tappeto al quarto round. La vergogna ossessionò Jake per tutta la vita, avvelenando i rapporti con gli amici e la famiglia.
IN GIOCO c’erano interessi colossali. Scommesse, riciclaggio, gioco d’azzardo. Il business dei casinò. LaMotta difese il titolo contro Tiberio Mitri, campione europeo. L’incontro si svolse il 12 luglio del 1950, giorno del compleanno di Tiberio. Il quale perse, ma con onore: fu capace di resistere per tutti e quindici i round. Mitri sposerà Fulvia Franco, ex miss Italia. Farà l’attore. Scriverà un libro: La botta in testa. Dove definirà l’amico Jake come il suo “liquidatore”. Anche Jake scriverà la storia tribolata della sua vita, per difendere la reputazione. Imita Tiberio: diventa attore, appare in 15 film, compreso Lo spaccone, dove recita la parte del barista. Mestiere che conosceva bene, avendo acquistato coi soldi delle sue ricche borse alcuni locali.