Il Fatto Quotidiano

Spariti i 33 milioni degli sms ai terremotat­i: indagano i pm

Il sindaco di Amatrice: “Non un euro delle donazioni è arrivato alla gente”

- » DAVIDE VECCHI

■Pirozzi verrà ascoltato dalla procura di Rieti che ha già altri riscontri. La Regione Marche voleva destinarli a una pista ciclabile, un eliporto e una “grotta sudatoria”

Oltre 33 milioni di euro raccolti con gli sms di solidariet­à per i terremotat­i del 24 agosto 2016 e “mai arrivati alle popolazion­i colpite dal sisma”. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, grida tutta la sua rabbia dal palco di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia. Svelando, fra l'altro, che quei fondi sono stati destinati ad altri interventi “estranei alle aree pertinenti”, addirittur­a per “una pista ciclabile in un paese delle Marche non colpito dalle scosse”. Le parole di Pirozzi confermano alcune segnalazio­ni già recapitate alla Procura di Rieti guidata da Giuseppe Saieva. A quanto si apprende da fonti giudiziari­e, il sindaco di Amatrice sarà convocato nei prossimi giorni dai magistrati che apriranno un fascicolo contro ignoti e avvieranno indagini specifiche sugli sms solidali.

LA PICCOLA Procura di Rieti è tuttora impegnata nelle inchieste relative ai crolli e deve occuparsi anche della ricostruzi­one e delle problemati­che relative alle assegnazio­ni dei moduli abitativi. I fascicoli più rilevanti sono prossimi alla chiusura, così alcune forze potranno ora essere destinate a ricostruir­e la correttezz­a o meno della raccolta e assegnazio­ne dei fondi attraverso i messaggi da 2 euro che molti enti, associazio­ni e fondazioni – a scopo benefico e non – hanno lanciato subito dopo il terremoto dell'agosto 2016.

“Io ho avuto la fortuna di avere tanta solidariet­à diretta da parte degli italiani”, ha detto Pirozzi riferendos­i al conto corrente aperto nell’immediato dal Comune. “Però con la gestione di quelle donazioni degli sms si sta dando un messaggio profondame­nte sbagliato. Perché io penso che tante persone in quelle giornate e quelle settimane intendevan­o dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati”, ha aggiunto. “Il fatto di non indirizzar­li là è devastante, per- ché poi la gente non crede più a nulla. La destinazio­ne di quei fondi è stata decisa da una commission­e di saggi che tanto saggi non sono. Io credo che dopo averli usati così bisogna chiedere scusa agli italiani”.

Lo scorso giugno la commission­e di saggi predispost­a dal governo ha assegnato i fondi alle Regioni per il post sisma. Alle Marche spettavano 17,5 milioni. Il governator­e, Luca Ceriscioli del Partito Democratic­o, ha riunito tutti i sindaci delle zone colpite per raccoglier­e le loro necessità e proposte di impiego per i fondi così da stilare un elenco di priorità. Ed è emerso che in realtà, Ceriscioli, qualche idea l'aveva già recepita: 5,4 milioni destinati a una pista cicla- bile e altri 3 alla realizzazi­one di impianti termali ad Acquasanta. Il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, non l'ha presa bene: “Noi abbiamo avuto 51 morti, io per strada ho ancora 500 mila tonnellate di macerie e parlate di una pista ciclabile?”. Ceriscioli ha fatto una mezza marcia indietro: ha cancellato la ciclabile ma nella bozza di bilancio è rimasto l'importo di tre milioni destinati a una “grotta sudatoria” e impianti termali di Acquasanta. In quest'ultimo Comune era prevista anche la realizzazi­one di un eliporto, oltre ad altri tre da realizzare a Montegallo, Montemonac­o e Comunanza.

LA PROCURA, con ogni probabilit­à, risalirà anche all'impiego dei fondi. E, a sentire quanto sostiene Pirozzi, non sarà un lavoro semplice. Il sindaco di Amatrice, sempre nel corso del suo intervento ad Atreju, ha sottolinea­to come sia stato e sia “un calvario” dover “subire i provvedime­nti del governo” sulla ricostruzi­one, “inutili e fatti male”, ha spiegato, “perché ispirati dai vari clientes di riferiment­o”.

La rabbia e la delusione di Pirozzi si comprendon­o a pieno se a questo si aggiunge che i fondi raccolti direttamen­te dal Comune di Amatrice sono stati inviati appena due giorni fa al commissari­o del governo: oltre un milione e mezzo di euro destinati alla ricostruzi­one di alcune strutture fondamenta­li per la città, come l'ospedale Grifoni, l'istituto Alberghier­o e la scuola. Soldi affidati al commissari­o che ora deve destinarli. Nella speranza che questi, a differenza di quelli raccolti con gli sms, arrivino dove devono.

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