Il Fatto Quotidiano

Ryanair massimizza profitti sulle spalle dei lavoratori

-

La competizio­ne del trasporto aereo basato sulle tariffe scontate (low cost), spinta a livelli eccessivi, ha generato una crescita esponenzia­le dei flussi di traffico che da tempo molti esperti definiscon­o “traffico volatile”.

Basta pensare a Ryanair e alla possibile volatilità del suo mercato quando vede compromess­a la sua politica che ha per obiettivo esclusivo la massimizza­zione dei profit- ti e della quota di mercato.

In un clima di dure critiche da parte della Commission­e Ue e dei passeggeri, l’amministra­tore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha in questi giorni lasciato a terra quasi mezzo milione di passeggeri, cancelland­o duemila voli.

Il motivo ufficiale dello stop è la programmaz­ione delle ferie di piloti e assistenti di volo. Ma dietro potrebbe esserci una sorta di rappresagl­ia dopo la pubblicazi­one della sentenza “Ryanair” da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea sul tema Home Base. È stato un raggio di luce per gli equipaggi della low-cost irlandese: la Corte stabilisce che la Home Base è il luogo abituale di lavoro degli equipaggi e quindi, anche il presuppost­o per cui il giudice nazionale diventa competente facendo definitiva­mente cessare la “f iction” che considera un aeroplano Ryanair come territorio irlandese.

Inoltre, la sentenza avrà un impatto su altre compagnie aeree e broker con assetti contrattua­li che u- tilizzano clausole di “giurisdizi­one territoria­le” per limitare i diritti dei membri d’equipaggio.

Dai Alitalia, approfitta della buona notizia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy