Ussignùr, i populisten! La Germania vista dalla Luna
Ussignùr! È difficile raccontare quale sia stata la nostra sorpresa ieri, tornati da un viaggio sulla Luna alla tradizionale ricerca di senno, nello scoprire che un sacco di tedeschi sono populisti come terroni qualunque. È impossibile pure descrivere quale sia stato il nostro sgomento nel sapere che Angela Merkel, vaso d’ogni sapienza, ha portato il suo partito al minimo dal dopoguerra (un po’ meno arduo, per mere ragioni lombrosiane, ci è risultato apprendere che “l’effetto Schulz” sulla Spd fosse in realtà una spinta verso la discesa). Letteralmente inconcepibile, infine, è stato leggere sui giornali di lavoratori sottopagati, mini-job , aumento della povertà, disoccupazione alta nella ex Germania Est per spiegare l’incazzatura degli elettori. Ma che davvero? E il modello tedesco? Sapete quel mondo felice in cui l’operaio guadagna millantamila euro l’anno e, pur usando la bicicletta a idrogeno, ha il macchinone in garage grazie agli investimenti in ricerca che aumentano la produttività e al pareggio di bilancio che fa crescere l’erba? Che fine ha fatto? Non potremmo giurarci, ma c’è parso di leggere persino che il successo dell’industria tedesca si fondi su due punti di forza, diciamo, esogeni: l’euro sottovalutato (per loro) e la creazione di un gruppo di Paesi conto- terzisti ai confini orientali. Troppe novità tutte insieme: lasciateci abituare, noi che veniamo dalla Luna. Di questo passo tra un po’ ci direte che Macron non conta una mazza e Obama non è stato poi questo gran Nobel per la pace. E dove andremo a finire allora?