Il Fatto Quotidiano

QUANTO SI PIACE IL GIOVANE BOSCHI

Pier Francesco posta foto con la sorella Maria Elena e non solo

- » SELVAGGIA LUCARELLI

Io sono molto arrabbiata con Maria Elena Boschi. No, non è per la foto da bimbominki­a con il premier canadese Justin Trudeau. Neanche per quella con la pizza con l’uovo sodo alla Festa dell’Unità. Sono arrabbiata perché non esibisce il fratello figo da almeno venti giorni. Ventisette, per la precisione. Ventisette lunghissim­i giorni in cui Pier Francesco non la accompagna a fare la spesa, a comprare il Tampax al supermerca­to, a buttare l’umido sotto casa, a portare il fenicotter­o gonfiabile in garage.

Io lo so perché Pierfra è evaporato come acqua sulla piastra bollente. Anzi, come la moglie di Vladimir Putin: Maria Elena ha imparato la lezione del capo. Mai circondars­i di qualcuno che possa farti ombra. E di ombra, Pierfra, gliene faceva parecchia. Bastava guardarli al Festival di Venezia.

Lei se l’era portato dietro perché Denis Verdini aveva da fare e perché come tutte le single del mondo, quando c’è una festa o un matrimonio di amici, realizzi che presentars­i da sole è da sociopatic­he, presentars­i con un’amica fa molto seconda elementare, presentars­i con un amico fa subito trombamico. Non aveva scelta. Il fratello era la scelta più sobria. E invece è andata che lei sì, era quella carina, era una Bridget Jones tirata a lucido, era quella che, secondo i giornali prezzolati, gli americani hanno scambiato per un’attrice (gli americani al terzo Spritz, ovviamente), ma quello che aveva catalizzat­o l’attenzione di americane, italiane, indiane e lapponi era stato lui, Pierfra.

PERFINO LE GIORNALIST­Eche avevano appena assistito alla pellicola Hannah di Andrea Pallaoro e quindi colte da narcolessi­a fulminante, alla sua apparizion­e, avevano ripreso le attività vitali. Io pure, mi ero mezza invaghita, lo ammetto. Sognavo una nuova apparizion­e, una nuova uscita pubblica, un nuovo smoking. In- vece nulla. Mi è toccato cominciare a seguirlo su Instagram come una stalker virtuale qualunque. E vi consiglio di fare altrettant­o, perché il profilo Instagram di Pierfra è un piccolo capolavoro.

La prima foto risale al Festival di Venezia e Pierfra posa in smoking, nella camera da letto, con hashtag #tailormade, “su misura”, tanto per farci sapere che lui mica si veste da Upim. Due giorni dopo passa alla foto in t-shirt, con la moto Triumph e il bicipite in bella vista. Hashtag: #picoftheda­y. Che volete che sia la foto della fuga dei Rohingya in Birmania. Lui si sente già “foto del gio rno”. Poi passa ai primi piani in aereo (hasthtag #airbus319, dato interessan­tissimo, se magari la prossima volta aggiunge anche qualche dettaglio sul carburante ci sentiamo tutti più tranquilli ) e a quelli in ufficio, in cui si descrive così: “Working with a smile”, iniziando con una serie di didascalie rigorosame­nte in inglese quando ha 9492 follower tutti di Arezzo e già a Bibbiena nessuno sa già più chi sia.

Poi c’è la classica foto del suo pettorale contenuto a stento dai bottoni di una camicia azzurrina. E qui, come le soubrette che su Instagram mostrano le chiappe ma cercano di dare l’idea di voler mostrare l’attimo prima dell’imbrunire e anziché #chiappe scrivono #tramonto, lui scrive, appunto, #sunset. Quindi c’è la foto in cui finge di inforcare gli occhiali come Paolo Crepet mentre sta per sfanculare Alessandro Meluzzi e fissa qualcosa che potrebbe sembrare un’agenda ma probabilme­nte è l’ultimo libro di ricette per il brunch facile di Benedetta Parodi, il tutto con hashtag #work #motivation #inspire #future ovvero “la mia motivazion­e e ispirazion­e per il futuro è non fare una mazza e cominciare a fare il piacione su Instagram”.

POI INIZIA a crederci di brutto. Il 12 settembre passa al ritratto con l’ombra alla Helmut Newton con h as ht a g #nofilter, giusto per farci sapere che lui è figo di suo, mica ha bisogno di photoshop come la sorella. Poi c’è il ritratto al mare, su una barca, alla Cinque Terre e la foto svestito, con tartaruga in vista, il cui hashtag è #gentlemans­tyle, roba che se stare a petto nudo fa di un uomo un gentleman Fabrizio Corona è un Kennedy.

Ammetto che, non paga dei suoi ritratti, sono andata anche a sbirciare quali sono i profili Instagram seguiti da questo businessma­n rampante che cerca #inspire e #motivation per il suo #future.

Volevo capire quali fossero i suoi riferiment­i culturali, i suoi modelli di riferiment­o. Segue solo 30 persone, quindi ero già convinta di trovare, al massimo, che so, Farinetti, Tim Cook, Mark Zuckerberg. E invece Pierfra segue il modello di Dolce e Gabbana David Gandy, Justin Timberlake, Federer, Tom Cruise, Tiger Woods, Ferrari (non Isa- bella, il marchio), Prada, Armani, Montblanc, Federica Nargi, la Canalis, la ex di Luigino Berlusconi Ginevra Rossini e sua sorella.

Insomma, un visionario, oltre che un altro uomo profondame­nte di sinistra di casa Boschi. Uno che nel tempo libero gira le salsicce alla Festa dell’Unità. Perché, se non lo avete ancora capito, il Pier che cambierà la storia del Pd non è Pier Luigi Bersani. È Pier Francesco Boschi.

Ambizioni globali Le didascalie sono in inglese anche se fuori da Arezzo nessuno lo conosce

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 ??  ?? In posa Pier Francesco Boschi con la sorella Maria Elena al Festival di Venezia e poi sul suo profilo Instagram
In posa Pier Francesco Boschi con la sorella Maria Elena al Festival di Venezia e poi sul suo profilo Instagram
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Pier Francesco esibisce i muscoli scolpiti dalla palestra e la sua Triumph
Muscoli e moto Pier Francesco esibisce i muscoli scolpiti dalla palestra e la sua Triumph

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