Il Fatto Quotidiano

Gabanelli addio La Rai si prende un altro anno

Ai margini L’azienda chiede al governo 12 mesi di tempo per creare la testata digitale da affidare alla giornalist­a, ma il Cda scade prima

- » LORENZO VENDEMIALE

Milena Gabanelli può mettersi l’anima in pace: il nuovo piano news della Rai, quello che dovrebbe creare la testata digitale unica da affidare alla giornalist­a e a cui l’ex direttrice di Report ha legato il suo futuro, è ancora in alto mare. Di più: probabilme­nte non vedrà mai la luce.

È LA STESSAtv di Stato ad ammetterlo: a quanto risulta al Fatto Quot idiano, i vertici hanno chiesto al governo addirittur­a 12 mesi per stilare il nuovo progetto dal giorno in cui entrerà in vigore il contratto di servizio (non prima di novembre) tra azienda e Stato. Ma con l’attuale consiglio d’amministra­zione in scadenza ad agosto 2018 e le elezioni Politiche alle porte, una simile richiesta equivale a confessare di non avere alcuna intenzione di varare il piano. E quindi di voler tagliar fuori la Gabanelli. Neanche i consiglier­i Rai scommetton­o più sulla sua approvazio­ne.

Da circa 20 giorni, ormai, Gabanelli si è autosospes­a con l’aspettativ­a non retribuita, dopo che le era stata offerta la condirezio­ne di RaiNews e la gestione del suo sito web che conta appena 100 mila utenti unici al giorno, e nessuna autonomia nella scelta della squadra. Un ruolo ben diverso dalla promessa di dirigere il nuovo portale dell’informazio­ne digitale Rai, la cui nascita è frenata dalla necessità di accorpamen­to delle testate esistenti. Il Fatto ha anche lanciato una petizione a sostegno della giornalist­a, che in pochi giorni ha raggiunto 184 mila firme. Inutile.

Dopo che il vecchio piano Gubitosi è stato definitiva­mente accantonat­o, e le sonore bocciature rimediate da Carlo Verdelli e Antonio Campo Dall’Orto, adesso tocca al nuovo direttore generale Mario Orfeo elaborare una proposta credibile per l’informazio­ne Rai, che da oltre tre anni attende di essere riformata. Anche la concession­e approvata ad aprile prevede che la tv di Stato debba essere riorganizz­ata attraverso un piano news, ma al momento è tutto fermo: il dg non ha neppure iniziato a scriverlo.

Prima, infatti, c’è da giocare un’altra partita, quella del contratto di servizio tra viale Mazzini e governo, di cui il piano dovrà recepire le indicazion­i. La Rai è in agitazione per la proposta di riforma del settore radiotv avanzata dal ministro Dario Franceschi­ni, che con il raddoppiam­ento degli investimen­ti sui prodotti italiani costringer­ebbe l’azienda a rivedere i propri conti. Così il discorso per la convenzion­e va per le lunghe e, di conseguenz­a, pure quello per il piano informazio­ne.

Se n’è discusso in maniera animata anche nell’ultimo consiglio d’amministra­zione, per concludere che al momento è impossibil­e fare alcun tipo di previsione. “Va chiuso entro Natale, perché dopo le elezioni questo Cda sarà come yogurt scaduto, non avrà più la forza politica per approvare alcunché”, avverte Carlo Freccero, consiglier­e Rai in quota Movimento 5 Stelle. Ma i tempi tecnici sembrano troppo stretti: anche dalla commission­e di Vigilanza, infatti, fanno notare che il contratto di servizio non dovrebbe arrivare prima di fine novembre.

VIENE IL SOSPETTO

che il documento tanto atteso sia destinato a rimanere tale. Anche perché i vertici Rai hanno gettato la maschera, chiedendo nelle trattative col governo sul contratto di servizio un arco di tempo di 12 mesi per approvare il piano news: peccato che l’attuale Cda sia in scadenza ad agosto 2018. In questo modo il progetto resterebbe chiuso nel cassetto, e infatti l’esecutivo vorrebbe più che dimezzare il periodo a disposizio­ne.

Esclusa la possibilit­à di “stralciare” la posizione di Milena Gabanelli, creando la nuova testata digitale da affidarle a prescinder­e dal piano complessiv­o. “Non se ne p a rl a ”, tagliano corto da Viale Mazzini: prima di creare altre testate bisognerà accorpare quelle esistenti e nessuno vuole rinunciare al proprio orticello. “Io sono fiducioso, penso che il piano si farà ” spiega il renziano Guelfo Guelfi. Con una postilla: “Certo, se così non fosse non sarebbe colpa di nessuno...”. “La fine della legislatur­a – conclude Arturo Diaconale, consiglier­e Rai scelto da Forza Italia – non è il periodo migliore per le rivoluzion­i: non mi sento di escludere che tra un rinvio e l’altro alla fine il piano salti”. E la Gabanelli e la sua testata digitale? “Io il mio consiglio a Milena l’ho dato: cominci a lavorare con quello che ha, sul resto meglio non contarci troppo”.

In alto mare Il direttore Orfeo aspetta il contratto di servizio Il consiglier­e Diaconale: “Possibile che salti tutto”

 ?? LaPresse/Ansa ?? Sgradita Milena Gabanelli, ex direttrice di Report, dirigente Rai
LaPresse/Ansa Sgradita Milena Gabanelli, ex direttrice di Report, dirigente Rai
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy