Obiettivo Georg Pell: Balda, Chaouqui e la vendetta curiale
COS’È SUCCESSO Rivoluzione e reazione: la destra all’attacco
La genesi di Vatileaks II ha una ratio completamente diversa dallo scandalo precedente. Stavolta si vuole dimostrare il fallimento delle riforme di Francesco, il rivoluzionario Bergoglio venuto “dalla fine del mondo”. Il prologo è macabro: nell’autunno del 2015 il Quotidiano Nazionale titola: “Il Papa ha un tumore al cervello”. È una bufala. Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, accusa il faccendiere piduista Bisignani, già vicino al clan di Bertone.
I PROTAGONISTI La pierre e lo spagnolo: la strana coppia
Dieci giorni dopo la bufala del tumore, il pontificato francescano viene scosso da un’altra notizia: la gendarmeria arresta un monsignore spagnolo, Lucio Angel Vallejo Balda, e una rampante pierre di nome Francesca Immacolata Chaouqui. I due fanno parte della commissione di studio e indirizzo voluta da Bergoglio per riformare le finanze. Sono accusati di essere i corvi di Vatileaks II per aver passato documenti riservati finiti nei libri di due giornalisti, Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. L’in- chiesta nasce dalla violazione del computer di Libero Milone, il Revisore generale che ha dato il via a Vatileaks III. Nelle carte ci sono gli sperperi del cardinale australiano George Pell, l’uomo nuovo delle finanze. Oggi Pell è sotto accusa nel suo Paese per pedofilia.
GLI EFFETTI Scisma o dimissioni? L’assedio a Francesco
Oltre alla strana coppia del monsignore e della pierre, in quel momento, attorno al Vaticano ruota la cattomassoneria, da Bisignani alla potente contessa Olori del Poggio. Non solo: le carte di Vatileaks II incrociano la resistenza della destra tradizionalista a Bergoglio, paragonato ormai a Lutero. Ci sono i quattro cardinali che firmano i Dubia sulle aperture ai divorziati e c’è poi l’affaire dei Cavalieri di Mal- ta, commissariati per una faida interna. La guerra a Francesco è totale ed è su vari fronti, non escludendo l’atto finale e traumatico dello scisma. Ma l’obiettivo principale resta quello di logorarlo e “dimissionarlo”. Magari per eresia.
IL PROCESSO Cronisti prosciolti, “fonti” condannate
Il processo per Vatileaks II si conclude nel luglio dello scorso anno. Non senza polemiche, alla sbarra ci sono anche Nuzzi e Fittipaldi, che vengono prosciolti. Chaouqui e Vallejo Balda sono invece condannati, rispettivamente a 10 e 18 mesi di reclusione. Per la donna, la pena è sospesa. Anche in questo caso nomi e volti di eventuali mandanti restano coperti.