Una donna per Tex, i fantasmi del passato per un eroe sempre uguale dal 1946
Due albi spiegano le ragioni di un successo senza tempo
Il fumetto italiano attraversa una fase di ribollente creatività come non si vedeva dagli anni Settanta tra graphic novel, webcomics e nuove case editrici. In mezzo a questi sconvolgimenti c’è però un’isola di quiete, dove il tempo non passa: Tex.
Ogni mese è sempre la testata più venduta della Sergio Bonelli editore, Dylan Dog è declinato (ora si è un po’ ringalluzzito), Tex Willer resiste. Perché chi legge Texnon è un lettore di fumetti onnivoro che si applica anche alle 114 pagine mensili in bianco e nero dedicate al ranger e capo indiano. No, chi legge Tex è un lettore di Tex e basta, magari neppure sa che esiste altro. E la Bonelli questi lettori li prende molto sul serio, li rispetta dedican- do a ogni albo una cura che non si trova in alcuna altra pubblicazione seriale italiana, nessun errore e sno- di narrativi spiegati con una chiarezza al limite della pedanteria per non perdere nessun lettore per strada.
Prendete gli ultimi due numeri, una storia in due parti: Il ritorno di Lupe e La prigioniera del deserto, scritti dal curatore della collana, Mauro Boselli, e disegnati con tratto potente e preciso da Alessandro Piccinelli. Due albi notevoli per varie ragioni che spiegano il successo di Tex. La prima: si ricollegano agli albi 7 e 8 della serie, storie degli anni Quaranta, per intenderci, dimenticata anche dai fan più accaniti ( anche se continuamente ristampate) e questo è possibile solo con un personaggio che dalla sua nascita, nel 1946, non è mai davvero cambiato. Seconda ragione: dopo 70 anni Tex è un personaggio quasi senza storia, ben caratte- rizzato, ma gli episodi della sua vita rilevanti – al netto delle avventure sempre uguali albo dopo albo – sono pochi e quindi è sempre possibile arricchire il suo passato, indefinito come quello delle leggende. Terza ragione: la storia ruota intorno a una donna, cosa rara in pagine molto maschili, figlia di una vecchia fiamma di Tex che, da eroe di un altro secolo ama ma non seduce, protegge, salva e se ne va. Congelato nella sua perfezione, Tex è ormai così anacronistico da essere diventato originale e quasi sovversivo.