Il Fatto Quotidiano

Una donna per Tex, i fantasmi del passato per un eroe sempre uguale dal 1946

Due albi spiegano le ragioni di un successo senza tempo

- » STEFANO FELTRI

Il fumetto italiano attraversa una fase di ribollente creatività come non si vedeva dagli anni Settanta tra graphic novel, webcomics e nuove case editrici. In mezzo a questi sconvolgim­enti c’è però un’isola di quiete, dove il tempo non passa: Tex.

Ogni mese è sempre la testata più venduta della Sergio Bonelli editore, Dylan Dog è declinato (ora si è un po’ ringalluzz­ito), Tex Willer resiste. Perché chi legge Texnon è un lettore di fumetti onnivoro che si applica anche alle 114 pagine mensili in bianco e nero dedicate al ranger e capo indiano. No, chi legge Tex è un lettore di Tex e basta, magari neppure sa che esiste altro. E la Bonelli questi lettori li prende molto sul serio, li rispetta dedican- do a ogni albo una cura che non si trova in alcuna altra pubblicazi­one seriale italiana, nessun errore e sno- di narrativi spiegati con una chiarezza al limite della pedanteria per non perdere nessun lettore per strada.

Prendete gli ultimi due numeri, una storia in due parti: Il ritorno di Lupe e La prigionier­a del deserto, scritti dal curatore della collana, Mauro Boselli, e disegnati con tratto potente e preciso da Alessandro Piccinelli. Due albi notevoli per varie ragioni che spiegano il successo di Tex. La prima: si ricollegan­o agli albi 7 e 8 della serie, storie degli anni Quaranta, per intenderci, dimenticat­a anche dai fan più accaniti ( anche se continuame­nte ristampate) e questo è possibile solo con un personaggi­o che dalla sua nascita, nel 1946, non è mai davvero cambiato. Seconda ragione: dopo 70 anni Tex è un personaggi­o quasi senza storia, ben caratte- rizzato, ma gli episodi della sua vita rilevanti – al netto delle avventure sempre uguali albo dopo albo – sono pochi e quindi è sempre possibile arricchire il suo passato, indefinito come quello delle leggende. Terza ragione: la storia ruota intorno a una donna, cosa rara in pagine molto maschili, figlia di una vecchia fiamma di Tex che, da eroe di un altro secolo ama ma non seduce, protegge, salva e se ne va. Congelato nella sua perfezione, Tex è ormai così anacronist­ico da essere diventato originale e quasi sovversivo.

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La prigionier­a del deserto Boselli e Piccinelli 114 3,50e Bonelli

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