Il Fatto Quotidiano

“Devi ringraziar­e” L’allieva genuflessa davanti al barone

L’inchiesta di Firenze: intercetta­ti il professor Fransoni e una neoricerca­trice

- » ANTONIO MASSARI

Il 21 aprile 2015, Susanna Cannizzaro, neo ricercatri­ce all'Università di Macerata, in 5 minuti e 35 secondi chiede 15 volte scusa e 5 volte perdono. Si genuflette mediamente ogni 16 secondi. Questa intercetta­zione non ha bisogno di commenti. Cannizzaro chiama il professor Guglielmo Fransoni, oggi ai domiciliar­i con l'accusa di corruzione per aver concordato le abilitazio­ni con altri professori coinvolti nell’inchiesta fiorentina del procurator­e aggiunto Luca Turco, del pm Paolo Barlucchi e della Guardia di finanza. Sette ai domiciliar­i e 22 sospesi dall’insegnamen­to. Cannizzaro lo chiama per informarlo che l'Università di Macerata ha richiesto alcuni documenti. Ecco la reazione.

Fransoni: Devo dirti una cosa... da che mondo è mondo si chiama per ringraziar­e, perché tu hai superato l'esame grazie all'appoggio.

C a nn i z za r o : Sc u s am i , scusami tanto!

F: Non hai chiam... non ho sentito la parola grazie e non ti scuso invece!

C: Scusami, scusami.

F: Si chiama per ringraziar­e.

C: Scusami, scusami tanto.

F: E non ti scuso! Si fa così!

C: Perdonami, perdonami io ti... sono molto contenta e ti ringrazio.

F: Si chiama e si ringrazia perché non sarebbe avvenuto senza il supporto di tutti quanti! (…)

C: Scusami tanto... perdonami (…) Io ti ringrazio tantissimo... sono molto contenta e ti ringrazio tantissimo...

F: Eh, vabbè, ti rendi conto che è tardiva la cosa, tu chiami perché ha bisogno di un ulteriore aiuto, è tardiva! (...) tu vuoi il supporto, tu hai bisogno del nostro supporto per tutto!

C: Ma io ho sempre bisogno.

F: E allora cerca di meritartel­o, per la miseria!

C: Perdonami, scusami... F: Ok ci siamo capiti, adesso io non voglio più spendere parole su questo...

C: Perdonami Guglielmo, io non...

F: Sei grande... ma quanti hai anni hai? Quindici? (...)

C: Scusami tanto era solo la...

F: Non ci sono giustifica­zioni! Sono chiaro?

C: Scusami tanto, scusami, non era mia intenzione...

F: Non è tua intenzione, hai fatto! Che ragionamen­to è? Stai parlando a vanvera Susanna...

C: Ti posso solo chiedere scusa... ti posso solo chiedere scusa e ti posso solo dire che io sono estremamen­te grata a te e a tutti gli altri... Mi dispiace solo di non averlo comunicato subito prima... di dare qualunque altra informazio­ne, ti chiedo scusa.

F: Mandami questi documenti, li esaminerò con attenzione.

C: Va bene, grazie scusami ancora.

La Cannizzaro non è indagata, come il professore Ennio La Scala, protagonis­ta di questo dialogo con Salvatore Sammartino, accusato invece di corruzione, prossimo alla pensione e pronto a lasciargli una grande responsabi­lità.

Sammartino: Ennio, io sono tornato ed è da un'ora e mezza che ho... lungamente parlato (…) Il finale è che tu vieni inserito in questa prima tornata!

La Scala: Fantastico, grazie professore, grazie che Dio la benedica! Veramente grazie, grazie, grazie...

S: In conseguenz­a di questo, Ennio, non potendo ottenere tutto, la posizione della dottoressa Mazzagreco verrà rinviata alla seconda tornata... va bene? Quindi io conto... sul fatto che poi tu ti devi fare tagliare la testa per la dottoressa Mazzagreco … e anche per gli altri (...)

L: Ma certo per tutti! Ma ci mancherebb­e! …lei professore si ricordi che attraverso me continuerà a dire tutto quello che si deve fare, ma tutto dalla A alla Z.

S: Lo me ne sto andando, tra un anno non ci sarò più! Quindi...

L: (...) io seguirò sempre le sue direttive

S: Dipenderà poi, quando poi io non ci sarò più, dalla tua abilità a acquisire in facoltà... una rete di amicizie, di stima, di consenso, perché poi questo è quello che conta (...)

L: Lo farò e lei mi suggerirà tutto quello che devo fare... (…) per fortuna, militano a nostro favore anche dei requisiti oggettivi ...

S: Certo… però sai, non sempre, pur avendo i requisiti le cose vanno bene… purtroppo... uno può avere i requisiti e non succede niente... (…).

L: Professore (…) tirerò fuori il carattere e tutta la strategia per portare in porto tutti i ragazzi dello studio (…) in base ai suoi suggerimen­ti, di portare avanti tutti...

Il “maestro”

”Hai superato l’esame, non sarebbe avvenuto senza il supporto di tutti”. Lei: “Perdonami” L’eredità

In un altro dialogo il successore promette: “Porterò avanti tutti i ragazzi dello studio”

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Ansa Professori Guglielmo Fransoni, ordinario a Foggia, e Salvatore Sammartino, Università di Palermo
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