Alluvione in Sardegna Assolti i sindaci e gli altri imputati
▶LATRAGEDIA
dell’alluvione nella regione sarda della Gallura del 18 novembre 2013, in cui morirono 16 persone, tra cui 4 bambini, resta senza colpevoli. Gli imputati del processo sono stati tutti assolti: gli allora sindaci di Olbia, Gianni Giovannelli, e di Arzachena, Alberto Ragnedda, il capo della Protezione civile di Olbia Giuseppe Budroni e il dirigente dell’ufficio tecnico di Olbia Antonello Zanda. Erano accusati, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo per non aver dato l’allarme. Per loro il procuratore Domenico Fiordalisi aveva chiesto condanne anche superiori ai tre anni, in quanto responsabili di gravi negligenze nel dare l’allarme dell’arrivo del ciclone, nell’affrontare l’emergenza e nella gestione delle operazioni di manutenzione dei canali. La sentenza è stata accolta dalle proteste dei presenti in aula: “Vergogna”, “assassini”, hanno gridato. Per riportare l’ordine in tribunale è stato necessario l’intervento della polizia. “È un momento molto triste”, ha detto Giampaolo Murrighile, avvocato di parte civile della famiglia di Patrizia Corona e Morgana Giagnoni, madre e bimba di 2 anni morte annegate. “Le sentenze non si commentano ma si impugnano, questa nostra azione non termina”.