La dottoressa accusa: “Violentata anche dalle istituzioni”
▶“IOSONOSTATA
violentata anche da voi”. La dottoressa stuprata durante il turno notturno in guardia medica a Trecastagni, in provincia di Catania, imputa la responsabilità della violenza subita allo Stato, colpevole di abbandonare a se stessi i suoi medici. “La solidarietà espressa dai colleghi è la più sincera che ci possa essere, perché siete consapevoli che tutti sareste potuti essere al mio posto. Nessuno sconto, invece, per le istituzioni, a cui solo una cosa posso dire: io sono stata violentata anche da voi”, ha detto la donna di fronte ai 106 presidenti degli Ordini dei Medici, riuniti nel Consiglio della Fnomceo, e ai 106 presidenti delle Commissioni Albo odontoiatri, in assemblea plenaria a Giardini Naxos (Messina). “Quella della sicurezza è solo la punta dell’iceberg - sottolinea - Noi medici ab- biamo perso la dignità. La nostra professione si è snaturata, è diventata una cosa che non è più essere medico”. Per la dottoressa, “le istituzioni non hanno semplicemente lasciato sola me, mettendomi in pericolo e poi umiliandomi quando la mia aggressione è stata derubricata a infortunio sul lavoro. Il sistema rischia di travolgere la nostra intera professione. Siamo tutti vittime: a questo gli Ordini devono opporsi.”